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Coronavirus a Palermo: cittadini e associazioni aiutano i più deboli. A Ballarò spesa e pranzi di Pasqua alle famiglie

domenica 12 Aprile 2020

In una Palermo blindata per Pasqua in cui volano i droni e le strade sono costellate da posti di blocco a causa dell’emergenza coronavirus, numerose sono le associazioni e i cittadini che in questi giorni cercano di dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. Lo stop economico, avuto attraverso l’ordinanza del premier Conte più di un mese fa, ha messo in ginocchio numerose imprese e ha fatto sprofondare nelle borgate chi viveva alla giornata. I quartieri più colpiti di questa crisi economica ma anche sanitaria sono chiaramente i sobborghi di Palermo. Ma vogliamo soffermarci su Ballarò avendo avuto prontezza di ciò che in queste ore sta succedendo.

Giorni fa, sono stati consegnati dal comune di Palermo i primi 2000 buoni spesa spendibili da sabato 11 aprile. Il Comune di Palermo ha messo in piedi un farraginoso programma di assistenza alimentare – stanziando 5 milioni – con il quale prevede di aiutare per almeno tre settimane 15mila famiglie.

La domanda per usufruire degli aiuti alimentari deve essere fatta online, ma non tutti hanno un pc o la possibilità di collegarsi alla rete internet per presentare la propria istanza. E così, il comune ha pensato di aprire numerosi sportelli, distribuiti in tutte le circoscrizioni, ai quali potranno recarsi quanti dovranno firmare i moduli per ottenere l’assistenza alimentare. File e assembramenti che hanno causato non pochi problemi davanti gli sportelli. Come al Moltivolti di Ballarò, che a causa della enorme folla per compilare la domanda, i ragazzi dell’associazione sono stati costretti a chiamare le forze dell’ordine.

Ma a Ballarò il comitato di quartiere fatto da numero associazioni da giorni  aiuta la borgata distribuendo alimenti a numerose famiglie. Proprio oggi ha reso la Pasqua più dolce per 1200 abitanti del quartiere. Donando un vero e proprio pranzo cucinato da 4 ristoranti della zona.

L’organigramma è ovviamente complesso: ci sono le associazioni (sono tantissime) di sos ballarò ( che è un comitato di quartiere) che da un lato grazie alla Caritas hanno distribuito 400 pacchi spesa”. Afferma Valeria Leonardi, una delle promotrici dell’iniziativa.

Poi abbiamo lanciato (sos ballarò e kala onlus) una raccolta fondi (Un banco del sorriso per Ballarò). Con questa raccolta abbiamo distribuito 80 pacchi spesa di notevole quantità. 150 pacchi regalo per i bambini con dentro pongo, cartoncini, colori etc. Oltre a questo abbiamo distribuito uova di pasqua, colombe, patatine, ed altri genera alimentari, provenienti da diversi donatori. Infine sempre con la stessa raccolta fondi, oggi abbiamo distribuito 1200 pasti. La raccolta fondi ovviamente non finirà per Pasqua. Rimarrà aperta per continuare a portare cibo e giochi ai bambini e alle famiglie di Ballarò in questo momento di grande emergenza“.  Conclude Valeria.

 

 

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