Almaviva sospende tutte le attività sul territorio e passa allo smart working per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
La decisione è stata ufficializzata attraverso una nota della società, nella quale si di che il gruppo ha deciso di “sospendere entro le prossime 72 ore tutte le attività dei lavoratori nei propri call center sul territorio nazionale, oltre 5 mila, che non possano essere gestite attraverso smart working, remotizzando l’operatività presso il domicilio dei lavoratori, modalità già adottata da 3500 dipendenti del gruppo nel settore IT“.
“Allo stesso tempo – prosegue la nota -, sarà assicurato il presidio dei servizi di pubblica utilità, a partire dal numero verde 1500 per l’emergenza Covid-19 organizzato in condizioni di massima sicurezza“.
“La protezione delle persone, la tutela della loro salute, la sicurezza delle loro famiglie – sottolinea Almaviva -, costituiscono un valore fondamentale e, insieme, il più prezioso degli anticorpi per contrastare e battere il nemico invisibile e devastante“.
“Gli operatori dei call center Almaviva – si legge nella nota della società – verranno accompagnati nelle nuove modalità di lavoro a distanza, sulle quali viene concentrato ogni possibile investimento e attivato un confronto continuo per la necessaria collaborazione con i principali committenti, e potranno contare sul supporto per loro e per le proprie famiglie, l’assistenza continuativa e l’anticipazione delle mensilità previste dagli strumenti per il periodo di sospensione, anche attraverso un centro di contatto aziendale dedicato“.
“Almaviva Contact è la stessa società che da tempo deve fronteggiare crisi, esuberi e insostenibilità economico finanziaria dovute a distorsioni delle regole di settore e delocalizzazioni di lavoro italiano all’estero. Una situazione grave che non dimentichiamo. Ma quella che si deve affrontare oggi è una prova di responsabilità cruciale, a difesa di un bene comune che non ha prezzo“, conclude la nota.