“I “poteri speciali” chiesti dal governo Musumeci sono sia un diritto che una necessità della Sicilia e dei siciliani. Un diritto mai applicato e previsto dal nostro Statuto, e una necessità chiara a tutti tranne a coloro che, loro sì, pensano che l’emergenza Coronavirus sia una puntata di “Scherzi a parte”. Invece è, purtroppo, una guerra e va combattuta su più fronti: quello sanitario negli ospedali, certamente, ma pure quello dei controlli sul territorio per arginare gli arrivi e fare rispettare a tutti le indispensabili misure restrittive“.
Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, in merito alla richiesta di applicazione, da parte del presidente Nello Musumeci, dell’art.31 dello Statuto.
“Coloro che oggi continuano a criticare Musumeci sono in gran parte gli stessi che lo accusarono di “terrorismo psicologico”, di “demagogia” e “di propaganda irresponsabile” alcune settimane fa, quando il nostro governatore per primo chiese la sospensione dell’arrivo di turisti dalle zone di maggiore contagio. Nessuno mette in dubbio la professionalità di Forze dell’ordine e militari, anzi a loro ribadiamo il nostro plauso“, sottolinea il deputato regionale.
“Tuttavia è evidente che a livello statale nella catena di comando relativa ai controlli sull’emergenza Coronavirus ci siano stati finora ritardi e disorganizzazione, come dimostrano ampiamente le cronache relative agli sbarchi sullo Stretto di Messina. L’attuazione dell’articolo 31 del nostro Statuto, quindi, consentirebbe alla Regione Siciliana di dotarsi degli strumenti necessari per affrontare con maggiore efficacia e tempestività situazioni di emergenza come quella del Coronavirus, eventualmente avvalendosi della Polizia di Stato e, ove occorra, delle Forze armate di stanza nella Regione, anche di concerto con il ministro della Difesa“, chiosa Aricò.