“Faccio appello al presidente Musumeci perché si faccia promotore di misure ancora più restrittive per ridurre il rischio di diffusione del virus”. Lo afferma in una nota il segretario regionale della Lega in Sicilia Stefano Candiani.
“Dopo il ritorno di oltre ventimila siciliani dalle prime zone rosse – spiega Candiani – e considerato l’aumento dei tamponi positivi al Coronavirus è assolutamente indispensabile che la Regione Siciliana si muova verso il congedo dal lavoro o lo smart working per i dipendenti regionali e comunali e proceda alla sospensione dei servizi non essenziali. Al necessario e corretto rafforzamento delle strutture ospedaliere è necessario accompagnare tutte le misure possibili di contenimento della diffusione del virus per evitare il rischio che un picco di casi metta in difficoltà la sanità regionale”.
Nella sua nota il segretario regionale del Carroccio esprime preoccupazione anche per la risposta della Protezione civile siciliana ai comuni che chiedono presidi sanitari e dispositivi di sanificazione: “Molti sindaci ci hanno segnalato una risposta incompatibile con la gravità della situazione, da parte del capo della Protezione civile regionale. In merito ad una legittima richiesta degli enti locali riguardante gli indispensabili strumenti di sanificazione, senza tanti giri di parole i primi cittadini vengono invitati ad arrangiarsi“.
“Si tratta di una risposta inammissibile in relazione ai gravi rischi per l’incolumità degli operatori e per l’impossibilità ad ottenere un efficace contenimento dell’infezione. Serve un più concreto coordinamento tra la Protezione civile regionale e le omologhe strutture responsabili nazionali”, conclude Candiani.