Non c’è ambito in cui il Coronavirus non si stia ripercuotendo e, tra gli altri, anche sull’industria del Cinema.
Tra uscite nelle sale, nazionali e internazionali, e riprese interrotte le problematiche sorte dalla diffusione dell’epidemia stanno costringendo gli operatori del settore a nuove strategie per tamponare gli effetti dello stop delle attività.
Se da un lato è certo che fino al 3 aprile – ma sicuramente la data verrà spostata ancora in avanti – gli esercenti staranno a saracinesche abbassate dall’altro le major internazionali stanno riflettendo su nuove possibili fruizioni, da casa ovviamente, che scongiurino il tracollo economico della ‘macchina cinema‘.
I FILM IN USCITA RINVIATI
I film che sarebbero dovuti uscire in queste settimane sono tanti. Partiamo da “No time to die” il 25° film della saga di James Bond, per la regia di Carry Fugunata, previsto nella sale per aprile e posticipato al 12 novembre 2020 (secondo le previsioni questo posticipo potrebbe costare dai 30 ai 50 milioni di dollari) lo stesso, ma con slittamento, più ampio, “Fast and Furius 9” che uscirà nelle sale il 2 aprile 2022 (sarebbe dovuto uscire il 20 maggio 2020).
Anche la Disney ha posticipato più di una pellicola: dal 5 marzo al 16 aprile per “Onward“, “Mulan” dal 27 marzo slitta a data destinarsi, anche “The New Mutants“, girato ormai tre anni fa e rimaneggiato più volte, sarebbe dovuto uscire a inizi aprile; e “Black Widow“, programmato in Italia per il 30 aprile al momento è stato rimandato.
I FILM IN LAVORAZIONE INTERROTTI
Il film “The Batman“, in lavorazione tra Londra e Glasgow, è stato interrotto per almeno due settimane; annullate, invece, le riprese di “Animali Fantastici 3” che avrebbero dovuto avere inizio in questi giorni.
Le riprese di Matrix 4, atteso per il 21 maggio 2021, sembrano al momento continuare; in stand by, infine, “Jurassic World: Dominion“.
E se proprio dagli addetti ai lavori arrivano le proposte di streaming anche per le prime cinematografiche (come sta già facendo la Universal Pictures anche in Italia con la piattaforma Chili), con la richiesta di un biglietto simbolico da pagare on-line molti, soprattutto gli artisti, storcono il naso sostenendo, a spada tratta, la necessità di non snaturare l’esperienza della sala cinematografica – dal buio alla resa degli strumenti altamente professionali – attendendo tempi migliori.
Di sicuro, nei prossimi mesi, assisteremo ad epocali cambiamenti anche nella semplice visione di un film.