“L’emergenza Coronavirus conta già circa cento casi in Italia, siamo il Paese con più contagi in Europa ma il Governo sin qui non ha adottato le dovute misure stringenti per contenere l’epidemia. E’ d’obbligo evitare allarmismi ma la situazione rischia di sfuggire di mano. Serve l’impegno, la collaborazione e il buon senso di tutti ma allo stesso tempo non può bastare quanto emerso dal Consiglio dei Ministri di sabato sera. C’è bisogno di un maggiore decisionismo e di scelte immediate ed efficaci del governo per salvaguardare la salute di tutti i cittadini, sia quelli delle aree già contagiate sia anche e soprattutto di quelle regioni dove sinora non si sono registrati casi di Coronavirus”. Lo afferma la senatrice Urania Papatheu, parlamentare siciliana di Forza Italia.
“I casi accertati si concentrano in Lombardia, Veneto e Piemonte ma ciò non significa che le altre regioni siano in sicurezza. Per fermare il virus non basta isolare le aree già colpite dai focolai. Si è perso tempo prezioso per varare misure speciali. Non è il momento delle polemiche, tuttavia un Governo che non comprende la portata del fenomeno, non agisce con il dovuto rigore e non adotta tutte le necessarie strategie anti-contagio, limitandosi a delle disposizioni per le città del focolaio, rischia di far pagare a caro prezzo agli italiani la propria inadeguatezza”.
“Per questo chiedo una dibattito parlamentare urgente e lancio un appello alla responsabilità di tutti. Forza Italia propone la quarantena obbligatoria e vigilata per 24 giorni per chi sta rientrando o è rientrato negli ultimi 15 giorni dalla Cina e per chi arriva da Cina, Africa, Iran, Pakistan e Afghanistan. In caso di progressione dell’infezione va sospeso Schengen e occorrono cordoni sanitari a dogane, frontiere, stazioni, porti, aeroporti. Anche noi parlamentari, che viaggiamo da Nord a Sud, dobbiamo passare dai necessari controlli, specie chi viaggia in treno, evitando che parlamentari residenti nelle zone a rischio possano essere oggi portatori sani salvo poi risultare colpiti dal virus.
“No alla psicosi, no a sottovalutazione ed eccessi di permissività – conclude Papatheu -. Coronavirus non è letale ma è facilmente trasmissibile: prima si adotteranno le opportune azioni preventive e restrittive e prima si riuscirà a impedire che il virus si propaghi in tutta Italia”.