Alla clinica Villa Maria Eleonora di Palermo è scoppiato un focolaio di coronavirus e tutta la struttura è stata posta in quarantena.
Sei pazienti e un’infermiera sono risultati infatti positivi. Fra questi, una donna è stata ricoverata in Rianimazione.
GRAVE ANZIANA, TRASFERITA A PARTINICO
Una paziente di 72 anni che aveva subito una operazione di cardiochirurgia e da due mesi si trovava ricoverata nel reparto di Riabilitazione cardiologica, è stata trasportata due notti fa al Covid hospital di Partinico per una polmonite, dopo essere risultata positiva al tampone. Le sue condizioni sono gravi ed è stata intubata e ricoverata in Terapia intensiva.
L’infermiera si trova invece in isolamento domiciliare. L’Asp ha disposto tamponi per tutto il personale che da ieri sono nella struttura mentre medici e operatori che non erano di turno ieri sono stati posti in quarantena obbligatoria a casa.
La direzione della clinica Maria Eleonora rende noto che “a seguito di accertamenti precauzionali effettuati il 7 aprile, sono risultati positivi 5 pazienti attualmente ricoverati nel reparto di Riabilitazione cardiologica. Le loro condizioni sono stabili e non richiedono trattamento di terapia intensiva. I 5 pazienti, che erano già in stanze singole, anche a scopo precauzionale sono stati isolati dal reparto igienizzando e sanificando tutti gli ambienti“.
“Tutto il personale sanitario è stato sottoposto a tampone e gli operatori che sono venuti a contatto con i suddetti pazienti nel periodo compreso tra il 4 e il 6 aprile sono stati posti tempestivamente in isolamento domiciliare. Da ieri, un operatore sanitario che presentava sintomi sospetti è stato posto in isolamento domiciliare. Sono in corso accertamenti anche su tutti i pazienti ricoverati“.
“Al momento l’intera struttura è stata posta in quarantena preventiva in attesa dei risultati dei tamponi, al suo interno si trovano 19 tra personale sanitario e medici – conclude la nota -, oltre a 8 dipendenti di gestione organizzativa, e tutti rimarranno nella struttura fino all’esito dei tamponi. Il personale al momento non in servizio, i pazienti dimessi dal 19 marzo e i loro famigliari sono stati contattati per essere sottoposti a tampone”.