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Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo una riunione straordinaria della giunta regionale e un successivo incontro con i prefetti dell’Isola, ha disposto la sospensione delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, limitatamente al territorio provinciale della Città metropolitana di Palermo, a partire dalla giornata di mercoledì 26 febbraio, e fino a lunedì 2 marzo.
Salvo diverse disposizioni, le lezioni riprenderanno regolarmente martedì 3 marzo. L’interruzione è finalizzata a dare seguito all’ordinanza regionale di Protezione civile che prevede, negli stessi giorni di interruzione delle attività didattiche, l’effettuazione di interventi di sanificazione e disinfezione straordinaria dei locali scolastici. Il provvedimento è stato adottato sentiti il sindaco della Città metropolitana, Leoluca Orlando, e l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, quindi, dopo l’incontro con i prefetti siciliani, ha incontrato i giornalisti all’interno dei locali della “Sala Alessi” di Palazzo Orleans, per fare il punto sull’emergenza nazionale coronavirus.
Dopo i tre casi accertati a Palermo, sono numerose le misure cautelative e di prevenzione nel capoluogo siciliano e in tutta l’Isola. Scuole chiuse per 4 giorni, dunque, ma nessun edificio pubblico sarà chiuso ne alcuna manifestazione negli spazi aperte.
Nel pomeriggio invece, in commissione Salute dell’Ars, si è tenuta l’audizione dell’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza.
In Sicilia è stato intanto attivato il numero verde 800458787 per tutte le informazioni utili. Tra le misure previste l’allestimento di tende da campo nei dipartimenti di emergenza e accettazione di secondo livello degli ospedali dell’isola per il primo triage dei pazienti che manifestano sintomi influenzali in modo da evitare il passaggio nei pronto soccorso; l’acquisto di 30mila mascherine in arrivo per il personale sanitario e la realizzazione di stanze a pressione negative per aumentare il numero dei posti considerando che sono 64 in Sicilia quelli per malattie infettive.
Musumeci: “Siamo reduci da un incontro attraverso la giunta straordinaria di governo per verificare alcune iniziative in Sicilia per mostrare un modo unito e compatto con una sola strategia. Agli incontri con i Prefetti abbiamo voluto che era presente anche il sindaco Orlando con noi. Voglio ringraziare l’assessore Razza che è duramente sottoposto ad un impegno assai difficile di coordinamento di promozione, di analisi e di sintesi. Ai signori Prefetti abbiamo rappresentato le notizie che sono emerse. La prima misura è quella di potenziare le misure di controllo dei passeggeri in arrivo in Sicilia attraverso gli aerei, treni e servizi di autolinee dei pullman. Dagli organismi preposti arrivano assicurazioni nei giorni passati e continuano ad adottarli. A noi non risulta essere andata così. Noi lo stiamo formalizzando in una bozza di ordinanza con il capo della Protezione Civile. Abbiamo chiesto di potere disporre di tutte le misure necessarie alle imprese che in parte già subiscono batoste. In questo senso il consiglio dei Ministri farà conoscere nei prossimi giorni le misure che vorrà adottare. L’orientamento del governo Nazionale è quello di escludere la chiusura di spazi e luoghi pubblici aperti al pubblico. La Sicilia non è considerata nè zona rossa nè zona gialla”.
“Per l’unita di crisi nazionale la Sicilia non è in emergenza. Nonostante questo ho disposto la sospensione delle scuole di ogni ordine e grado a Palermo e in provincia. Le lezioni saranno sospese per 4 giorni. Verranno riprese martedì prossimo. Il provvedimento è dettato per sanificare i luoghi vissuti e frequentati dai ragazzi. Noi escludiamo analoghe misure in altre province. L’albergo che ha ospitato è stato blindato il personale è sotto controllo secondo le procedure delle autorità sanitarie. Ci risulta che alcuni sindaci hanno adottato ordinanze varie ragione per la prudenza. Non è tollerato alle autorità nazionali. Già da domani di poter diramare alcune notizie che fornisca ai primi cittadini gli orientamenti essenziali. E’ stato riconfermato nel consiglio dei ministri rimangono in capo ai prefetti. Tutti gli altri compiti sono in capo al presidente della Regione e agisce di intesa con l’unita di crisi nazionale. Abbiamo deciso di costituire un coordinamento che si riunirà una volta alla settimana. Domani incontreremo anche i nove direttori delle aziende sanitarie provinciali per ricevere un report e per fornire ulteriori elementi di coordinamento. Il tampone va praticato soltanto sui soggetti che presentano sintomi. Tosse persistente e una temperatura corporea dei 37.5″.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Siamo in presenza di una esemplare risposta istituzionale alla paura del virus. Ed è questo il senso vero che parte da alcuni punti fermi. Stiamo rispettando le indicazioni dell’unità di crisi. Per evitare che ci sia una sorta di improvvisazione. Che ritiene e ha ritenuto coinvolgere le altre istituzioni. Non siamo in zona gialla né in zona rossa. Una cura straordinaria che passa attraverso le scelte forti. Si è ritenuto di utilizzare questo momento per mandare un messaggio rassicurante, della sanificazione e attenzione ai turisti che invitiamo ancora a venire. La prima è quella che riguarda le scuole e la sospensioni delle lezioni”.
L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: “Abbiamo ritenuto di sottoporre l’intero gruppo in isolamento. In questa fase ed oggi stesso i campioni che sono risultati positivi al policlinico di Palermo sono stati trasmessi allo Spallanzani di Roma. l’accertamento definitivo compete soltanto all’Istituto superiore alla Sanità. Come misura aggiuntiva abbiamo ritenuto che la struttura alberghiera dove era presente la signora bergamasca andasse sgomberata. Noi adesso ci troviamo a dover gestire i tre casi e la permanenza in isolamento del gruppo di soggetti. La misura del contenimento è assai più significativa. Il costante raccordo tra la Regione e tutti i livelli governativi ci consente di proseguire in tutti i casi. Si differenziano secondo il comitato tecnico scientifico diverse tipologie di aree soggette a contagio. Al momento in Sicilia non c’è nessun focolaio autoctono”.