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Comincia oggi un ciclo di interviste che ilSicilia.it ha deciso di realizzare con i consoli di diversi Paesi esteri, che hanno rappresentanza diplomatica nel capoluogo siciliano. Interviste, rese possibili grazie all’associazione del Corpo Consolare di Palermo, che riunisce una trentina di consoli.
Il Corpo Consolare è composto dai Consoli Generali, Consoli, Vice Consoli, Addetti Consolari e Agenti Consolari, sia di carriera che onorari, accreditati con giurisdizioni a Palermo, e che siano stati riconosciuti dal Governo Italiano in virtù e in esecuzione della Convenzione di Vienna ed abbiano già ricevuto il cosiddetto exequatur.
I nostri ospiti di oggi sono Maria Carolina Castellucci, console onorario della Danimarca; Antonello Miranda, console onorario dell’Estonia e Alessandro Palmigiano, console onorario della Lituania.
Ciascuno di loro ha descritto le peculiarità, fornendo anche delle curiosità, interessanti dei Paesi di cui sono rappresentanti a Palermo. In particolare Maria Carolina Castellucci, console onorario della Danimarca, che ha raccontato dell’abitudine diffusa tra le coppie danesi di venire in Sicilia per sposarsi: “Sono a capo di un tour operator “Sicilian Tourist Service” e con la mia azienda ospito tante coppie che vengono dall’estero, soprattutto dalla Danimarca, che aiuto come console, a sposarsi, supportandoli nelle incombenze di carattere giuridico. Negli anni abbiamo visto un crescente interesse dei danesi verso la Sicilia e in particolare, molte coppie hanno scelto di sposarsi a Corleone, luogo in cui il precedente console danese ha istituito un giardino dove vengono piantati alberi di ulivo ogni volta che si sposa una coppia. Questa consuetudine ha fatto in modo di arrivare oggi a produrre anche l’olio, questo per rendervi l’idea di quante coppie si sono sposate lì“.
“L’Estonia – sottolinea il console Antonello Miranda – è il Paese più cablato del mondo e questo modello di democrazia digitale, per me, è estremamente interessante. Gli estoni, infatti, con una semplice tessera possono fare praticamente tutto: dal voto a richiedere dei certificati, un metodo che l’Estonia sta cercando di esportare e il mio compito è proprio quello di diffondere questo concetto di cittadinanza elettronica, per questo c’è già un contatto con Confcommercio e Confindustria. Un’altra cosa che ritengo interessante per noi siciliani, da cui prendere spunto, è il chip, inventato dagli estoni, nel quale è possibile inserire tutti i dati relativi alla produzione agroalimentare, e questo per noi è un aspetto di estremo interesse, perché quando si parla di produzione biologica diviene fondamentale la tracciabilità”.
Per quanto riguarda la Lituania, il console Alessandro Palmigiano spiega che questo “E‘ un anno molto importante per la Lituania perché ricorre il centenario dall’indipendenza, quindi, un anno ricco di manifestazioni e di eventi culturali, alcuni dei quali li abbiamo organizzati già a Palermo, come ad esempio la presentazione di un libro con degustazione di birra lituana. Del resto – aggiunge il console – anche questo fa parte dello scambio culturale e la Sicilia ha una ricca tradizione culinaria che viene apprezzata in Lituania. Ricordo che un signore di Gela ha aperto ben 13 pizzerie lì. Inoltre, per questa ricorrenza così importante, faremo un concerto a novembre e riproporremo il gemellaggio tra le scuole, una di quelle più attive a Palermo è il Galileo Galilei“.