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Corruzione all’aeroporto di Palermo: arrestato ex direttore della Gesap

venerdì 31 Marzo 2017
volotea
aeroporto palermo

L’hanno battezzata “The Terminal” l’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Palermo sezione Anticorruzione, insieme alla Polizia di Frontiera Aerea, che ha consentito di ricostruire un’associazione a delinquere che si sarebbe costituita in seno alla Gesap, la società che gestisce l’aeroporto palermitano di Punta Raisi Falcone e Borsellino.

Stamattina all’alba la Polizia ha arrestato 2 persone e disposto altre due misure cautelari. I quattro devono rispondere a vario titolo dei reati di associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione. Ai domiciliari è finito l’ex direttore generale della Gesap Carmelo Scelta. Insieme a lui, l’ordinanza ha colpito anche a Giuseppe Listro, ex dirigente della società di gestione dell’aeroporto.

Le altre due misure cautelari riguardano il docente universitario Giuseppe Giambanco, che insegna alla facoltà di Ingegneria dell’università degli studi di Palermo (per lui disposto il divieto di dimora a Palermo), e Stefano Flammini, imprenditore di Roma: a suo carico applicata la misura interdittiva della sospensione per un anno da ogni carica in società di appalti.

In pratica, sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati palermitani sarebbero finiti appalti pilotati e affidati ai “soliti noti”. Il reato, infatti, fa riferimento a contratti pubblici garantiti dalla Gesap a una ristretta cerchia di imprenditori, che in via sistematica, avrebbero ottenuto l’attribuzione diretta e fiduciaria di incarichi di progettazione relativi alle opere di ammodernamento e adeguamento dello scalo aeroportuale, senza rispettare, secondo l’accusa, le procedure di evidenza pubblica dettate dalla legge.

I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di reati in materia di truffa aggravata, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione.

Sequestrate dalla polizia ingenti somme di denaro, pari al profitto dei reati commessi, che ammontano a circa 4 milioni di euro.

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