La Procura della Repubblica di Catania ha aperto un fascicolo conoscitivo dopo un esposto del Codacons sull’allarme meningite scoppiato nelle ultime settimane in Italia. Ne dà notizia l’associazione dei consumatori, che lo scorso 14 gennaio aveva presentato una denuncia a diverse Procure italiane ipotizzando i reati di procurato allarme e abuso di atti d’ufficio.
“La Procura di Catania – spiega il Codacons – ha deciso di vederci chiaro sullo sconsiderato allarme meningite diffusosi nelle scorse settimane che ha portato ad una abnorme corsa ai vaccini a tutto vantaggio delle aziende farmaceutiche, chiedendo alla Polizia di Stato di acquisire la relativa documentazione”. Nella sua denuncia il Codacons sosteneva che “pur essendo i numeri sull’incidenza della malattia pienamente nella norma, si è scatenata una corsa ai vaccini che determina non solo spese a carico dei cittadini per decine di milioni di euro, ma anche palesi discriminazioni tra utenti a seconda della zona di residenza. A seguito del clamore suscitato dai casi censiti in varie regioni italiane – aveva continuato il Codacons – la corsa spesso ingiustificata al vaccino anti-meningite ha fatto più che raddoppiare il numero delle dosi fornite alle Asl sul territorio nazionale facendo registrare un +130% nello scorso mese di dicembre almeno da quanto sembrerebbe riportato da tutti i media, stampa e siti web”.
Proprio ieri, intanto, una bambina trapanese di 5 anni è stata colpita da meningite meningococcica, di tipo B. La piccola si trova ricoverata al Villa Sofia-Cervello di Palermo, ma è fuori pericolo di vita.