Prosegue il tentativo dell’Amministrazione comunale di Messina di contrastare il fenomeno delle Corse clandestine di cavalli. L’assessore all’Ambiente e al Benessere degli Animali, Daniele Ialacqua, ha chiesto al sindaco Renato Accorinti di dare incarico a un legale per la costituzione di parte civile della casa municipale nel procedimento giudiziario scaturito dall’Operazione Zikka, che verrà avviato il 7 febbraio presso il Tribunale di Messina.
Lo scorso 14 novembre si è conclusa l’attività di indagine dei Carabinieri di Messina nei confronti di un gruppo della zona sud della città accusato di organizzare periodicamente corse clandestine di cavalli e di gestire il giro di scommesse illegali a esse legate, oltre che di praticare maltrattamenti sugli animali. L’operazione in questione è stata denominata “Zikka”, dal nome di un cavallo morto a causa del trattamento subito nel corso delle suddette attività clandestine.
“A seguito di tale inchiesta – ha evidenziato l’assessore Ialacqua – ho richiesto, lo scorso 15 novembre, di avviare le procedure affinché il Comune potesse costituirsi parte civile in caso di avvio di un procedimento giudiziario a carico del gruppo criminale accusato di associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione di corse clandestine di cavalli e di maltrattamento di animali“. “Si ritiene oggi quanto mai urgente – conclude Ialacqua – l’affidamento dell’incarico a un legale di fiducia per la costituzione di parte civile del Comune. È evidente la valenza sociale, culturale e morale di tale costituzione visto che, oltre a trattarsi di fenomeni criminali che minacciano la pacifica e civile convivenza, comportano una pratica crudele e incivile che lede in maniera disumana il benessere degli animali mettendo altresì a rischio la pubblica e privata incolumità“.
“Già nel 2015 ci siamo attivati – ha detto Accorinti – per bloccare questo fenomeno di assoluta inciviltà. Riteniamo sia necessario individuare gli strumenti più idonei per stroncare con la più assoluta fermezza le corse clandestine dei cavalli. Facciamo appello a tutti i cittadini affinché collaborino, con segnalazioni e proposte, per porre fine ad una pratica incivile che mette a serio rischio l’incolumità delle persone, sottoponendo i cavalli a pratiche assimilabili alla tortura e che a tutti gli effetti fanno parte di quell’Ecomafia che in maniera preoccupante coinvolge anche la nostra città”.