Sono in costante aumento i tamponi antigenici acquistati dai cittadini nelle farmacie per uso personale ma dei quali non c’è tracciabilità. Cresce anche il numero dei positivi nei controlli effettuati direttamente nelle farmacie siciliane dal personale specializzato ma in questo caso chiunque viene poi “schedato” con le informazioni inserite in piattaforma. A lanciare l’allarme è il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, che è presidente europeo del Pgeau per il 2022 e a capo della federazione di Palermo. “Il fai da te presenta un rischio alto, in pochi si autodenunciano in caso di positività”, dice Tobia.
“Non incentiviamo la vendita dei tamponi rapidi antigenici personali (test rapidi in autodiagnosi) per due aspetti fondamentali – spiega all’ANSA il segretario di Federfarma – primo perché l’uso deve essere fatto da persone specializzate, nelle farmacie per esempio il personale ha seguito degli appositi corsi di formazione; secondo perché non c’è certezza di tracciabilità, se un cittadino col ‘fai da te’ risulta positivo si auto-denuncia solo se ha una coscienza civica, purtroppo non sono tanti quelli che hanno questo senso civico“.
“C’è un rischio enorme – aggiunge Tobia – ma certamente non possiamo bloccare le vendite perché esiste un apposito regolamento europeo che va rispettato. Noi consigliamo comunque di affidarsi nelle mani di professionisti”.