In tema sanitario legato alla pandemia in corso “ci sono indagini in corso coordinate con Procure della repubblica della Sicilia” su “spese esorbitanti per sanificazioni, non utilizzo di reparti che dovevano servire a compensare la mancanza di ambienti per l’emergenza covid”.
Lo ha detto il procuratore generale della Corte dei conti per la Regione siciliana, Gianluca Albo, nel corso della conferenza stampa in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario della magistratura contabile.
“EMERGENZA HA EVIDENZIATO DEFICIT SANITÀ”
“L’emergenza covid ha ulteriormente messo in evidenza i gravi deficit della sanità siciliana, come rilevato in istruttorie su apparecchiature non utilizzate o, più specificamente, sulla mala gestio e/o disorganizzazione presso alcune aziende sanitarie nella gestione dell’emergenza pandemica”.
Lo scrive Albo nella sua relazione di apertura dell’anno giudiziario. “Le indagini, in alcuni casi ancora in corso, non consentono di rassegnare elementi di dettaglio”, evidenzia il magistrato.
“A OGNI PM CONTROLLO 338 ENTI, DOTAZIONE INCOMPATIBILE”
Le amministrazioni in Sicilia sono 2.366 e, secondo l’attuale organico della Procura della corte dei conti, a ogni pubblico ministero contabile tocca controllarne 338 ciascuno.
Sono numeri forniti dal procuratore generale Gianluca Albo nel corso della conferenza stampa per l’apertura dell’anno giudiziario della magistratura contabile. “Il numero attuale dei magistrati operanti presso la Procura regionale siciliana e’ incompatibile con l’impegno necessario a far fronte ai notori e gravi fenomeni di mala gestio che connotano le numerose ed eterogenee amministrazioni siciliane”, aggiunge Albo.