La campagna vaccinale in Italia sarebbe stata avviata ignorando le indicazioni dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) sulla natura dei vaccini e la necessità della prescrizione medica. E’ questa la tesi di fondo dell’esposto che l’europarlamentare indipendente Francesca Donato ha presentato alla Procura di Roma, una denuncia che attacca al cuore l’impianto della campagna vaccinale in Italia.
“Il Ministero della Salute e l’Aifa – spiega la deputata europea – non potevano non essere a conoscenza delle indicazioni fornite dall’Ema sui vaccini attualmente in commercio e la richiesta della prescrizione medica disposta per gli stessi. L’agenzia europea del farmaco ha ribadito a più riprese che i vaccini sono stati autorizzati in via condizionata perché allo stato non è confermata né l’efficacia né la sicurezza di questi sieri inoltre l’Ema ha sempre sottolineato che le quattro sostanze attualmente sul mercato sono state autorizzate esclusivamente per la prevenzione della malattia Covid-19 ma non per la prevenzione dell’infezione con il virus Sars-CoV-2“.
Per l’eurodeputata l’esplosione incontrollata dei contagi dimostra che “la campagna vaccinale in Italia si regge su un grave falso ideologico secondo cui il vaccino previene l’infezione. Un falso che è stato messo nero su bianco dal governo e che è stato propagandato attraverso la comunicazione istituzionale inducendo la popolazione ‘vaccinata’ in una falsa sicurezza“.
Nell’esposto presentato alla procura di Roma dall’europarlamentare indipendente viene individuato anche un altro vulnus della campagna vaccinale italiana e cioè la mancata prescrizione medica: “nelle indicazioni fornite alle Asl ed a tutti i soggetti coinvolti nella campagna vaccinale – continua la Donato – il Ministero della Salute e l’Aifa hanno omesso di precisare la necessità di prescrizione medica per la somministrazione dei cosiddetti vaccini privando così ogni cittadino di un fondamentale strumento di garanzia per la sua salute, ovvero del parere di un medico rispetto alla necessità, sicurezza e opportunità di somministrare un farmaco senza considerare le condizioni personali del soggetto“.
“I numeri della pandemia in Italia sono impietosi, con questo esposto chiedo alla magistratura di fare luce su quella che non è più una campagna vaccinale ma un colossale imbroglio che ha come vittime i cittadini italiani” conclude la Donato.