Diversi gorilla, almeno 3, allo zoo di San Diego (California, USA) sono risultati positivi al virus SarsCoV2. Lo ha reso noto il governatore della California Gavin Newsom. I gorilla sarebbero stati contagiati da un membro dello staff, secondo lo zoo.
Questo è il primo caso di coronavirus in primati non umani, benché precedenti ricerche indichino che alcuni di questi animali sono suscettibili di sviluppare il virus.
Alcuni animali stanno mostrando dei sintomi e si sospetta siano stati infettati da un membro dello staff, probabilmente asintomatico. A riportarlo è la CNN: si tratta del primo caso documentato di coronavirus nelle grandi scimmie.
Tutto è iniziato lo scorso mercoledì, quando due gorilla hanno iniziato a tossire. Un test preliminare nel gruppo ha evidenziato la presenza del virus venerdì e l’US Department of Agriculture’s National Veterinary Services Laboratory ha confermato la positività degli animali l’11 gennaio.
Secondo una dichiarazione rilasciata dal bioparco, i gorilla vivono nello zoo come una famiglia: quindi si crede che tutti i membri siano stati esposti al virus. Non si sa se i sintomi siano peggiorati, ma gli esemplari contagiati e tutti gli altri sono sotto stretta osservazione.
“Fatto salvo per tosse e congestione, i gorilla stanno bene – ha dichiarato Lisa Peterson, executive director del San Diego Zoo Safari Park – tutto il gruppo rimane in quarantena e sta sia mangiando che bevendo. Siamo fiduciosi in una completa guarigione“.
Lo zoo è chiuso dai primi giorni di dicembre 2020.
La California sta affrontando una forte ondata di contagi, con quasi 5.000 pazienti in terapia intensiva riscontrati lo scorso lunedì. Intanto, il numero totale dei casi negli Stati Uniti ha superato i 22 milioni con oltre 375.000 morti.