“La Sicilia in questo momento nella graduatoria nazionale non è in una condizione di emergenza, credo che siamo al sesto e al settimo posto, ma è però chiaro che non siamo neanche rilassati“. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in una videointervista nell’ambito dell’evento ‘Innovation Days’ del Sole 24 Ore, dedicato in questa tappa a Sicilia e Sardegna.
“Fa piacere che qualcuno finalmente mi consideri moderato su questo fronte della gestione pandemia visto che spesso sono considerato un estremista – ha sottolineato Musumeci -. Non credo che bisogna iscriversi al partito del ‘chiudiamo tutto’ e non bisogna neanche iscriversi al partito del ‘teniamo tutto aperto’. La politica deve trovare il giusto punto di equilibrio. Non è una cosa facile dover lavorare e compiere scelte dalle quali spesso dipende la salute degli altri e soprattutto l’andamento della economia regionale, ma sono a posto con la mia coscienza. Abbiamo compiuto ieri 7.000 tamponi – ha detto – siamo ad una media giornaliera di 6.500-7.000, sia quelli tradizionali sia i tamponi rapidi. Abbiamo pubblicato un bando tre giorni fa e già hanno aderito 3.000 operatori medici ed infermieri per reclutare alcune migliaia di persone che possono operare i cosiddetti tamponi salivari che vogliamo utilizzare per i ragazzi nelle scuole. Abbiamo già comprato 4 milioni di tamponi di cui 2 milioni disponibili, tra tamponi rapidi e tamponi salivari“.
A proposito dei vaccini anti influenzali Musumeci ha affermato: “Abbiamo 1.500.000 di dosi di vaccini. Secondo l’accordo nazionale 1,5% dei vaccini li abbiamo messi a disposizione delle farmacie. Stiamo deliberando un accordo con i medici di famiglia perché anche loro possano adoperarsi per praticare il vaccino antinfluenzale“, ha concluso.