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“Tutta la Regione diventerà arancione e quindi noi abbiamo vinto la nostra battaglia perché, se non avessimo dichiarato la zona rossa il 17 gennaio, probabilmente saremmo rimasti tutto il mese di febbraio condannati a restare del tutto chiusi”.
Lo ha detto il presidente della regione Nello Musumeci, intervenendo a Caltanissetta all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“E’ chiaro – ha aggiunto Musumeci – che se dovessero emergere delle particolari esigenze soprattutto nelle aree metropolitane adotterò dei provvedimenti da zona rossa limitati ai focolai ma voglio sperare nella condotta responsabile di questa minoranza che ci ha messo in difficoltà nel periodo delle festività e quindi il nostro obiettivo adesso è quello di puntare alla zona gialla e per farlo abbiamo bisogno di una condivisione da parte di tutti perché la politica arriva dopo. Quello che conta è innanzitutto il numero dei contagi e il numero dei decessi”.
In merito alle scuole il governatore ha così commentato: “Come ci eravamo impegnati a fare le scuole si stanno riaprendo, lentamente. Già il 1 febbraio potranno tornare in classe le seconde e le terze medie inferiori. Se continuerà a calare il contagio anche per le superiori si potrà tornare in presenza l’8 di febbraio. E’ un processo graduale, improntato alla prudenza e deve essere così”.
VACCINI: NO SECONDA DOSA AI FURBETTI
“Non vi sarà la seconda dose per i furbetti del vaccino. Sarebbe come legittimare un atto di irresponsabilità ed eticamente deplorevole”. Lo ha confermato il presidente della Regione Nello Musumeci, a Caltanissetta, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Al di là delle responsabilità penali per le quali stanno già lavorando la magistratura e i carabinieri del Nas, abbiamo avviato delle inchieste interne e sospeso due dirigenti – ha aggiunto – Il fenomeno non è così vasto come si pensava nei primi giorni. Qualcuno parlava di centinaia di coinvolti ma pare sia limitato a qualche decina ma anche se fosse stata una sola persona è da condannare questo atteggiamento che non fa onore all’impegno e al grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i medici che sono in trincea ormai da un anno”.
RIAPERTURA
“Speriamo che nel mese di aprile si possa arrivare ad una riapertura che metta gli operatori economici di tornare a lavorare e quindi di tornare a guadagnare e di uscire da questo tunnel dove il buio sembra avere spento ogni speranza. La speranza rimane in vita: lo abbiamo visto e lo vedremo di più nelle prossime settimane. Ma la speranza va alimentata non soltanto dalla forza di ciascuno di noi, ma anche dai comportamenti di ciascuno di noi. E sono sicuro che presto vinceremo questa battaglia“, dice Musumeci.
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