“Quaranta agenti di polizia penitenziaria in servizio nelle carceri siciliane sono positivi al Covid-19 e in isolamento domiciliare”.
Lo rende noto Gioacchino Veneziano, segretario generale Uilpa, che ritiene il dato “non allarmante ma sicuramente preoccupante” ed a fronte del quale il sindacato chiede la firma “senza ulteriori ritardi” del “protocollo sanitario tra amministrazione penitenziaria regionale e assessorato regionale alla Salute, inviato per il tramite del dirigente generale capo della Polizia penitenziaria in Sicilia, Cinzia Calandrino“.
Una firma che Veneziano auspica per evitare che le carceri “diventino polveriere a causa del contagio da Covid-19”.
Veneziano ricorda la mancanza di dirigenti medici nella Polizia penitenziaria che si somma al vulnus creato dallo scioglimento della sanità penitenziaria con il passaggio delle competenze alle Aziende sanitaria provinciali.
Circostanze che di fatto hanno “sguarnito il personale di Polizia penitenziaria di qualsiasi tutela sanitaria diretta”.