Nel governo c’è la consapevolezza che venerdì ci sia stato un rallentamento nella distribuzione dei vaccini ma in questi giorni ci sono state delle interlocuzioni con le Regioni e ora c’è la convinzione di poter rispettare le scadenze del piano vaccinale, anche grazie alla piattaforma messa a disposizione per le prenotazioni e alle modalità concordate. “E’ il vaccino il passaporto per le riaperture”, spiega una fonte dell’esecutivo. Passate le festività pasquali le forze politiche che spingono per una ripartenza torneranno all’attacco.
In primis Salvini che ha intenzione di incontrare in settimana il presidente del Consiglio Draghi per concordare una programmazione delle riaperture. E così i presidenti di Regioni che giovedì chiederanno all’esecutivo di valutare il quadro e di approntare, se dovessero calare i contagi, un calendario per ridare fiato alle attività danneggiate anche dall’ultimo lockdown di Pasqua. Si punta al 20 aprile per un cambio di passo.
La settimana prossima è prevista una nuova cabina di regia per esaminare la possibilità – contenuta già nel Dl – di varare una delibera in Cdm per una possibile svolta, anche se l’ala rigorista continua a sottolineare la necessità di non abbassare la guardia. Del resto il premier mira proprio all’accelerazione del piano dei vaccini per considerare le prossime mosse e anche in conferenza stampa ha ancorato ogni discussione su questo punto ai dati scientifici.
Il partito di via Bellerio è in pressing ma anche Italia viva e Forza Italia chiedono un tagliando in tempi brevi. Il partito azzurro ha individuato la settimana utile – quella tra il 12 e il 19 aprile – per monitorare la situazione, affinché si possa arrivare in primis all’addio della Dad per le scuole superiori e poi ad alzare le saracinesche di bar e ristoranti.
Il presidente del Consiglio ha ritenuto di spendere il ‘tesoretto’ proprio per permettere agli alunni fino alla prima media di ritornare sui banchi anche in zona rossa ma nei prossimi giorni si aprirà il confronto per superare l’eterna ‘querelle’ tra rigoristi e aperturisti.
Il tema della scuola sarò toccato nell’incontro fissato per giovedì tra Governo e Regioni durante il quale si farà il punto soprattutto sul ‘Recovery’.