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Il governatore Nello Musumeci chiara a raccolta tutti: enti locali, Regione ed anche il Governo nazionale ed europeo per salvare le sorti dell’aeroporto di Birgi. Dopo il tavolo tecnico tenutosi ieri (29 giungo ndr), il Presidente della Regione ha ipotizzato durante il confronto, protrattosi per oltre due ore, la trattativa diretta con una o più compagnie aeree, l’istituzione di un Fondo nazionale per gli scali minori, il ricorso a un prestito con l’Irfis, la cessione di un ramo d’azienda e la creazione di una società unica regionale.
Altro tema di discussione è stato quello sulla possibilità di trovare un accordo con Gesap di Palermo – come già preannunciato da IlSicilia.it – o Sac di Catania, per creare un’unica società di gestione che comprenda anche quella trapanese. Ipotesi che, al momento, però non ha trovato il sostegno delle due maggiori società.
Da parte della rappresentanza parlamentare presente ieri al tavolo tecnico, è stata confermata la volontà di ognuno a sostenere nelle opportune sedi ogni azione utile a dare una prospettiva allo scalo.
“La salvezza dell’aeroporto di Birgi è un obiettivo per il quale tutti dobbiamo lavorare: enti locali, Regione, governo nazionale e Unione europea. Ho voluto invitare i rappresentati del territorio, cioè i parlamentari europei, nazionali e regionali, oltre che il Comitato tecnico da me appositamente istituito, per un’analisi della crisi e individuare, insieme, possibili soluzioni. Ma dobbiamo fare presto. Il calvario dello scalo trapanese è iniziato quattro anni fa, quando nessuno volle raccogliere il segnale d’allarme. Oggi dobbiamo fare il possibile per salvare il salvabile“. Ha detto il presidente Musumeci, a margine della riunione.
“Chiederemo al ministro delle Infrastrutture di istituire un Tavolo tecnico ristretto: servono deroghe e più tempo per aprire un confronto anche con Bruxelles”, ha sintetizzato alla fine Musumeci, ribadendo comunque l’impegno del suo governo a finanziare, sin da subito, un’adeguata campagna di promozione turistica del territorio trapanese sui maggiori quotidiani nazionali.
Per la prossima settimana è intanto fissata a Palazzo d’Orleans una nuova riunione tecnica ristretta per elaborare le proposte emerse dal dibattito.