“E’ a conoscenza di tutti la gravità della situazione derivante dal fermo delle attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica Covid-19. Basta confrontare i fatturati dello scorso anno con quelli di quest’anno per rendersi conto che le perdite sono prossime al 100%“.
Questo è quanto dichiara all’agenzia Italpress Francesco Picarella, presidente di Confcommercio Sicilia, a proposito della crisi economica derivata dall’emergenza coronavirus.
Confcommercio ha avanzato una serie di proposte a sostegno della liquidità delle imprese, in termini di moratoria fiscale e di ristoro per le cadute di fatturato, per le semplificazioni in materia di erogazione del credito.
“Tuttavia – dice -, sono necessarie misure di sostegno finalizzate sul medio-lungo periodo, atteso che, quando sarà possibile ripartire, diversi settori, quali il comparto alberghiero o il commercio su aree pubbliche, avranno grossi problemi per rilanciare i propri fatturati e garantire i livelli occupazionali“.
Tra gli interventi che l’associazione propone alcune misure per il prossimo decreto.
“Concessione di una indennità di misura congrua e, soprattutto, da liquidare con procedure semplificate; sospensione integrale del versamento dei contributi previdenziali e tributari almeno fino a ottobre 2020 e, qualora non fosse possibile, rinvio dei suddetti adempimenti all’anno 2021 con recupero graduale e rateizzato; Abbattimento integrale dei tributi locali (Cosap e Tari) per il primo semestre del 2020 ovvero, in alternativa, sospensione e rinvio al 2021 dei relativi adempimenti con recuperi graduali, rateizzati e ridotti del 50%; Istituzione di un fondo, presso il Mef o presso il Mise, specifico per i settori piu’ a rischio per l’abbattimento degli interessi su finanziamenti concessi agli operatori in modalità semplificate“.
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