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I disagi

Crisi idrica nel Trapanese, aumentano gli interventi in emergenza

martedì 25 Novembre 2025
La crisi idrica che da giorni paralizza il Trapanese continua a mettere in grave difficoltà cittadini e amministrazioni. Lo conferma l’andamento dei dati raccolti dalla Cabina di regia regionale, mentre sul territorio si moltiplicano gli interventi di emergenza.
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, prova a fare chiarezza spiegando che la città resta sotto forte pressione e che il ritorno alla normalità dell’erogazione, previsto per metà settimana, dipenderà dalla tenuta delle fonti di approvvigionamento e dalla stabilizzazione della rete.
La Protezione civile regionale ha dispiegato le proprie autobotti nei punti più critici della città e dell’hinterland, con un numero telefonico dedicato alle segnalazioni urgenti. Nel frattempo il dissalatore di Trapani, rientrato in funzione dopo mesi di ritardo, sta producendo 100 litri al secondo, mentre il pozzo Staglio 3 è tornato operativo con un contributo di ulteriori 24 litri al secondo. Sono interventi fondamentali, ma non sufficienti a risolvere un quadro che resta complesso. Completato anche il collegamento tra l’acquedotto Montescuro e la condotta Bresciana, ora in fase di riempimento. La manovra servirà a sostenere i flussi verso Trapani e Misiliscemi, ma gli enti coinvolti avvertono che potrebbero essere necessari ancora diversi giorni prima che gli effetti si traducano in un miglioramento reale.
Nella provincia la situazione rimane critica. A Poggioreale e Santa Ninfa la portata dell’acqua è stata dimezzata, e a Partanna molte zone sono rifornite soltanto tramite autobotti. Gli amministratori locali parlano di “condizione al limite”, aggravata da scorte ridotte e continui disservizi. Le recenti piogge hanno portato 150.000 metri cubi d’acqua nell’invaso Garcia, ma si tratta di un apporto troppo modesto per invertire la tendenza.
La crisi ha assunto anche un risvolto politico dopo che è stata fatta una nuova stima dalla Regione sulle quantità residue del Garcia: non tre milioni di metri cubi, ma mezzo milione. La sindaca di Erice, Daniela Toscano, denuncia la mancata manutenzione del Belìce Sinistro, affluente determinante per alimentare l’invaso, mentre Legacoop Sicilia parla apertamente di “sistema idrico regionale al collasso”.
Nel quadro di emergenza generale fa eccezione Alcamo, che non versa nelle stesse condizioni grazie alle proprie sorgenti, pur restando dipendente dalle integrazioni di Siciliacque. La Regione conferma infine che il collegamento tra la diga Arancio e la diga Garcia sarà completato entro tre settimane. Domani è previsto un incontro a Palermo tra i sindaci dei comuni interessati e il vice presidente della Regione.
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