“Sull’emergenza idrica stiamo facendo tutto il possibile. C’è stato giorni fa un confronto del governo regionale con una grossa offerta da parte di un grossissimo operatore mondiale che dichiarava di voler investire 800 milioni ‘pro bono’ e il pro bono molti cittadini siciliani lo pensano gratis, e molti hanno abboccato, nel senso che pensavano fossero soldi gratis ma non era così”. Così ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso dell’evento di Forza Italia a Noto in merito all’emergenza idrica in Sicilia
“Gli uffici hanno studiato, hanno verificato ovviamente che era un’offerta con un ritorno poi di parecchi miliardi perché loro realizzavano gratis, ma poi pretendevano 6 miliardi, perché poi giustamente pretendevano la concessione trentennale per l’uso di tutti quegli strumenti e un costo dell’acqua per Palermo e provincia che incideva singolarmente su ogni cittadino palermitano della provincia di 270 euro all’anno, 270 euro all’anno di acqua in più di costi per recuperare l’investimento. Noi abbiamo un programma diverso, un programma più composito, adottato già con delibera da aprile di quest’anno, che prevede tre dissalatori a Porto Empedocle, Trapani e Gela che quando mi sono insediato erano abbandonati da da 15 anni e in disuso. Abbiamo stanziato 90 milioni, li sta realizzando assieme a me il commissario straordinario del governo nazionale”, aggiunge il governatore.
“Siamo a buon punto. Entro luglio questi tre dissalatori saranno in funzione. In più è partita ieri la gara per due grandi dissalatori a Palermo e provincia perché la zona critica ormai e’ la Sicilia occidentale rispetto a quella orientale. Abbiamo il nostro progetto, il nostro piano, siamo intervenuti sulle sulle dighe, siamo intervenuti sulle traverse, sui fiumi per fare in modo che l’acqua non si perda. Abbiamo lavorato, abbiamo le idee chiare. Certo, c’è molto molto molto da fare”, conclude Schifani.