Dopo un lungo e travagliato percorso che ha portato il Gruppo Mercatone Uno alla procedura di Amministrazione Straordinaria Speciale per le grandi imprese in crisi nel 2015, passando dalle mobilità volontarie alle chiusure di molti punti vendita della rete tra cui quello di Carini, si è appreso nel corso dell’incontro svoltosi ieri al Ministero dello Sviluppo Economico che è stato autorizzata l’aggiudicazione dei compendi aziendali.
“Aver appreso che l’unità produttiva di Carini, dove sono impiegati 48 lavoratori, non è stato ritenuto punto nevralgico su cui le acquirenti società Shernon Holding Srl e Cosmo SpA hanno deciso di investire, lascia con l’amaro in bocca. Ai lavoratori, al momento, oltre lo sconforto, resta il ricorso alla CIGS fino al gennaio 2019. Dopo di che potrebbe tristemente allungarsi la lista dei siciliani che hanno perso l’occupazione”. Con queste parole Mimma Calabrò Segretario Generale della Fisascat Cisl Sicilia commenta l’esito dell’incontro Ministeriale.
Dei 74 punti vendita previsti nel bando di cessione dislocati sull’intero territorio nazionale, 68 saranno complessivamente quelli su cui hanno puntato Shernon Holding Srl (per 55 pdv) e Cosmo SpA (per 13 pdv).
Se la Shernon Holding Srl, si è ancora appreso nel corso dell’incontro svoltosi al Ministero, opererà nell’ambito dello stesso ambito merceologico di Mercatone Uno, la Cosmo SpA, attiva in Italia ed all’estero con negozi a marchio Globo, opererà, relativamente ai negozi che acquisirà, una radicale modifica del core business sulle unità produttive che intende rilevare. Quindi modifiche radicali che interesseranno anche i negozi siciliani e, conseguentemente, i lavoratori di Misterbianco e Palermo che, per l’appunto, passeranno alla Cosmo SPA.
“Già stamane abbiamo ricevuto la comunicazione art. 47 da parte di Mercatone Uno in A.S. e Cosmo SpA con la quale si avvia la procedura per il trasferimento dei 13 punti vendita dal Gruppo all’acquirente. Complessivamente 34 i lavoratori che in Sicilia, di cui 15 a Misterbianco e 19 a Palermo, saranno coinvolti nella cessione. È evidente che quanto avverrà nei prossimi giorni, posto quanto rappresentato nel corso dell’incontro ministeriale, è da intendersi come punto di partenza. L’impegno della Fisascat Cisl, ad ogni livello – conclude la Calabrò – mirerà a individuare e verificare ogni possibile soluzione per garantire la maggiore occupazione possibile”.