Dopo il crollo del ponte sul fiume San Bartolomeo “fare presto e uniti puntare ad una soluzione veloce per ripristinare la viabilità. Sollecitazioni e confronto continuo con gli enti preposti anche tramite apposita commissione consiliare”.
In estrema sintesi è quanto emerso nella seduta congiunta straordinaria dei consigli comunali delle città di Castellammare del Golfo e Alcamo, tenutosi ieri sera nell’aula consiliare di palazzo Crociferi a Castellammare del Golfo dopo il crollo del ponte sul fiume san Bartolomeo, avvenuto nella notte dell’11 dicembre.
Alla seduta convocata dai presidenti dei consessi civici di Castellammare ed Alcamo, Mario Di Flippi e Saverio Messana, erano presenti e sono intervenuti i sindaci di Castellammare, Nicolò Rizzo e di Alcamo, Domenico Surdi, il senatore Vincenzo Santangelo, il deputato nazionale Antonio Lombardo, i deputati regionali Valentina Palmeri ed Eleonora Lo Curto.
I due consessi hanno votato all’unanimità un ordine del giorno e stabilito di creare apposita commissione consiliare per vigilare sull’iter di ripristino della viabilità dopo il cedimento del ponte.
Nell’ordine del giorno approvato, i 40 consiglieri comunali (16 di Castellammare del Golfo e 24 di Alcamo) chiedono “agli organi di Governo regionale e nazionale il diritto alla mobilità in sicurezza con interventi straordinari di contrasto al dissesto idrogeologico e messa in sicurezza di strade interne e ponti nonché la dichiarazione dello stato di grave calamità ed emergenza al fine di assicurare in tempi brevi l’adozione delle misure atte a scongiurare il permanere della situazione determinatasi con il crollo del ponte, in particolare rimuovere quanto ceduto per evitare l’effetto diga e nelle more del progetto di un nuovo ponte con immediata copertura finanziaria, prevedere la collocazione di un ponte bailey o altro sistema di attraversamento o la realizzazione di una strada alternativa“.
I consiglieri comunali di Castellammare ed Alcamo hanno evidenziato che “il preoccupante e crescente disagio sociale venutosi a determinare nella nostra zona dopo il crollo del ponte sul Fiume San Bartolomeo, impone a tutte le Istituzioni di intervenire con immediatezza.
Con il cedimento del ponte sul fiume San Bartolomeo – arteria principale di collegamento tra le località turistiche ma anche asse viario fondamentale per i tanti residenti e le attività che vi insistono- di fatto si interrompe la SS 187 con la previsione di un grave danno per l’economia turistica dell’intero comprensorio con gravissime ripercussioni sulle categorie economiche e gravissimi disagi che l’impraticabilità dell’arteria comporterà per numerosissimi residenti nonché pendolari, insegnanti, impiegati, categorie professionali, operatori commerciali, agricoltori, operai costretti a percorrere molti chilometri in più per raggiungere la bretella che conduce allo svincolo dell’A29 Palermo-Mazara del Vallo”.
Per questo i consiglieri comunali hanno impegnato le amministrazioni comunali di Castellammare del Golfo e Alcamo, rette da Nicolò Rizzo e Domenico Surdi che si sono subito detti disponibili e pronti “a vigilare con la massima attenzione sulle procedure ed iniziative che gli organismi competenti intendono portare avanti, affinché non si verifichino rallentamenti per il ripristino del collegamento viario e del ponte chiedendo agli enti preposti un intervento urgentissimo di messa in sicurezza e ripristino della viabilità sulla SS 187″, ma anche a comunicare “alla deputazione nazionale, regionale ed europea del territorio nonché al prefetto di Trapani ed ai vertici dell’assessorato regionale alle Infrastrutture ed alla protezione civile regionale la grave situazione determinatasi, il disagio e lo sconcerto del vasto comprensorio interessato dal cedimento e dalle continue difficoltà causate dal rischio idrogeologico, affinché si proceda con una progettualità di messa in sicurezza in somma urgenza al fine di ripristinare viabilità e sicurezza quanto più velocemente possibile“.
Ai consigli comunali di Castellammare ed Alcamo, riunitisi nella straordinaria seduta con la discussione per il solo punto protrattasi oltre tre ore, è pervenuta anche una lettera aperta del costituendo comitato “per il ponte sul fiume San Bartolomeo” che indicando proposte e criticità ha l’intenzione “di affiancare gli organi competenti nelle decisioni afferenti non solo la demolizione e ricostruzione del ponte, ma anche nell’affrontare nel suo complesso le problematiche che riguardano il bacino idrografico del san Bartolomeo“.