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I centristi pareggiano i conti con FI e FdI

Cuffaro avanza al Comune di Palermo, la DC chiede il rimpasto a Lagalla

domenica 4 Maggio 2025
Roberto Lagalla con sfondo Palazzo Comitini

Le parole di Domenico Bonanno, capogruppo della DC al Comune di Palermo, lasciano poco spazio all’interpretazione. “Riteniamo che non sia più rinviabile un necessario, quanto opportuno, riequilibrio della rappresentanza in Giunta“. Vale a dire: i democristiani chiedono un rimpasto al sindaco Roberto Lagalla.

Fino ad oggi, il primo cittadino ha sempre glissato sulle richieste di cambi nell’esecutivo arrivate negli ultimi mesi. A cominciare da quelle prospettate al giro di boa di metà mandato. Ma i numeri oggi parlano chiaro. I cuffariani hanno raddoppiato i propri esponenti da inizio consiliatura. Con l’ingresso di Natale Puma, già preannunciato nelle scorse settimane dalla redazione de ilSicilia.it, la DC ha raggiunto quota sei consiglieri. Gli stessi sia di Forza Italia (la quale paga l’addio di Ottavio Zacco) che di Fratelli d’Italia (proprio a causa della scelta di Puma di seguire Andrea Mineo alle corte dell’ex presidente della Regione).

Squilibrio all’interno del centrodestra

Insomma, peso pari in Consiglio Comunale. Non altrettanto in Giunta. Di ritocchi, nell’esecutivo, ce ne sono stati già parecchi. L’ultimo è quello con il quale il primo cittadino ha dovuto, suo malgrado, rinunciare a Rosi Pennino. Ciò per accontentare le richieste di Forza Italia, la quale ha chiesto per settimane l’ingresso, poi ottenuto di Mimma Calabrò. Ora però è la Democrazia Cristiana ad auspicare un cambio di passo. Il motivo è presto detto. Ad oggi, la DC può vantare un solo assessore in Giunta (Giuliano Forzinetti) a fronte del suo peso politico in aula. Fratelli d’Italia, a parità di numeri, ne ha tre (Dario Falzone, Brigida Alaimo e Giampiero Cannella). Altrettanti Forza Italia (Aristide Tamajo, Pietro Alongi e Mimma Calabrò). Posizioni alle quali, per gli azzurri, si aggiunge anche la presidenza del Consiglio Comunale, oggi in mano a Giulio Tantillo. E anche Lavoriamo Per Palermo, gruppo del sindaco che di consiglieri comunali oggi ne ha quattro, conta anch’esso tre esponenti in Giunta (Fabrizio Ferrandelli, Maurizio Carta e Totò Orlando).

La DC chiede il rimpasto in Giunta

Insomma, per la DC serve un cambio di passo. “Questo nuovo ingresso certifica l’ottimo lavoro svolto dal nostro gruppo in questi due anni e mezzo e ci consente oggi di diventare il primo gruppo consiliare al Comune di Palermo, al pari di Forza Italia e Fratelli d’Italia – ha dichiarato ieri il capogruppo della DC Domenico Bonanno -. Un risultato che non può passare inosservato. In questi anni siamo stati la spina dorsale di una maggioranza spesso attraversata da tensioni, garantendo sempre lealtà al sindaco e a tutta la coalizione. Riteniamo però che non sia più rinviabile un necessario, quanto opportuno, riequilibrio della rappresentanza in giunta, che riconosca pienamente il peso del nostro partito e dia nuovo slancio all’azione dell’amministrazione Lagalla“.

Ad oggi solo cambi interni ai vari partiti

Rispetto ai cambi del passato però c’è un elemento da non sottovalutare. Mentre prima si è principalmente trattato di garantire ricambi interni ai partiti, in questo caso la DC chiede che qualche altra compagine rinunci a qualcosa. Una cosa non proprio semplice. Soprattutto considerando gli strascichi delle ultime elezioni provinciali. A trovare il bandolo della matassa dovrà essere il sindaco Roberto Lagalla. L’ex Rettore dovrà mettere d’accordo animi apparsi più volte in conflitto. Soprattutto da inizio 2025. L’ultimo caso ha interessato le delibere relative agli aumenti della tassa di soggiorno e della TARI. Dopo un lungo scontro in aula, alla fine la maggioranza ha trovato una via di mezzo da votare. Solo che, al momento dell’ok, in aula c’erano soltanto sedici consiglieri della coalizione del sindaco. In pratica, c’erano almeno dieci assenti della maggioranza. Guardando al futuro, ci sono appuntamenti importanti da affrontare in aula e non solo. Sfide alle quali la coalizione del sindaco dovrà arrivare con una ritrovata unità.

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