“Tornare in Burundi è, per noi, come tornare a casa. È un richiamo che viene dal profondo, una voce che unisce il dovere e il cuore. In questo momento, il Paese sta affrontando una sfida devastante: la rapida diffusione del vaiolo delle scimmie in Africa, che ha colpito duramente soprattutto il Burundi. Sentiamo l’urgenza di agire subito, di portare il nostro sostegno concreto a chi ne ha più bisogno. Non possiamo restare indifferenti”.
Lo dichiarano Totò Cuffaro e Stefano Cirillo, fondatori dell’associazione Onlus ‘Aiutiamoilburundi’.
“Come sempre, insieme a Stefano, partirò con la determinazione di fare la differenza e, questa volta, anche con l’aiuto anche di Laura e Leonardo andremo a somministrare circa un migliaio di vaccini – aggiunge Cuffaro -. Ci aspetta un lavoro fondamentale: fornire assistenza sanitaria, vaccinare i tanti bambini ospitati negli orfanotrofi che sosteniamo. Il loro futuro, la loro vita, dipende da questo piccolo gesto di speranza”.
“I vaccini che porteremo in Burundi sono frutto di una straordinaria collaborazione con l’Asp di Palermo, che ci ha donato, generosamente e gratuitamente, le dosi in eccesso. Un gesto di rara umanità, per cui sento il dovere di ringraziare profondamente il direttore dell’Asp Daniela Faraoni e la dottoressa Teresa Barone. La loro azione– prosegue – non è solo un atto amministrativo, ma un vero e proprio gesto d’amore verso chi è meno fortunato. Sappiamo bene che queste vaccinazioni non risolveranno completamente il problema, ma potranno dare ai bambini una maggiore protezione, rafforzando il loro sistema immunitario. Ogni vita che potremo proteggere sarà una piccola vittoria in questa grande battaglia”.
“Per noi questo viaggio rappresenta un ritorno all’essenza della vita. Dopo un periodo intenso di impegno politico, sento il bisogno di ricaricare l’anima con l’energia pura e potente che solo il Burundi può darmi e può darci. In questo luogo, dove la sofferenza è palpabile, ma anche la speranza e la solidarietà sono più forti che mai, il cuore non può che essere il vero protagonista”, conclude il segretario nazionale della Dc.