Tribunali, ricorsi e carte bollate non fermano i centristi che fanno capo in Sicilia a Totò Cuffaro.
La Nuova Dc, una delle espressioni più recenti della riorganizzazione dell’area moderata in Sicilia, uscita bene dal confronto con regionali e Amministrative negli ultimi due anni va avanti per la sua strada.
I nuovi democristiani rimangono parte attiva e molto ascoltata del governo Schifani, ma puntano a rafforzare la compagine anche all’interno della coalizione che sostiene l’azione amministrativa del sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
Qui l’intervista a Carmelo Pace, capogruppo della Nuova Dc all’Ars
A Palermo i delegati, tra 500 e 600 dirigenti provenienti da ogni parte dell’isola, si riuniranno il 16 settembre (hotel Astoria) per il primo congresso regionale per eleggere i nuovi organismi. ‘Facciamo valere le cose che Contano’ è lo slogan dell’assise.
Comunicazione mirata dentro schemi consolidati che hanno fruttato consenso a Cuffaro ieri, ma anche oggi.
Per la segreteria secondo le indiscrezioni si profila l’elezione di un segretario politico e di un responsabile organizzativo che sarà in stretto contatto con i territori, entrambi fedelissimi dell’ex governatore siciliano. Dell’organigramma dovrebbe fare parte una terza figura di peso, oltre a quella del presidente del partito.
Successivamente sarà indicato il direttivo con la definizione dei dipartimenti, ognuno dei quali affidato a un dirigente, da sottoporre all’assemblea per la ratifica. In parallelo, il partito sta proseguendo la fase di organizzazione del movimento giovanile, entro il 30 ottobre si arriverà alla nomina dei commissari in ogni singolo Comune.