Il significato universale del Natale e il valore della Maternità sono il messaggio ispiratore e portante della rassegna “Echi d’infinito. Celebrando la Natività, tra parole, musica e arti ad Oriente e Occidente”, innovativa manifestazione promossa dal 23 dicembre al 6 gennaio dall’Assessorato dei Beni e dell’Identità Siciliana in occasione delle Festività. Un invito all’aggregazione su un tema fondante per credenti e laici, richiamati dal fascino di location dallo straordinario portato storico e culturale, dai castelli medievali ai siti storici palermitani dell’Oratorio San Lorenzo e della chiesa di Santa Caterina, dal Teatro Massimo Bellini di Catania al Museo Interdisciplinare di Messina. Con un programma che fonde Gospel e letteratura, mostre d’arte contemporanea e approfondimenti sul Barocco siciliano, la tradizione dell’Opera dei pupi e l’enogastronomia del territorio.
La rassegna, nata su iniziativa dell’Assessore al ramo Elvira Amata, mira infatti alla valorizzazione della Sicilia quale crocevia, polo d’incontro e stratificazioni di civiltà, che costituiscono quel laboratorio millenario – e in costante evoluzione – su cui si basa l’identità siciliana e di cui i beni culturali sono preziosi testimoni.
“Attraverso la rassegna – dichiara l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Elvira Amata, che l’ha promossa – vogliamo valorizzare quella Sicilia crocevia di culture, che è il luogo fisico in cui esperienze umane e apporti culturali di diverse civiltà si sono incontrati e stratificati. La celebrazione della Natività, elemento caratterizzante della nostra cultura, in Sicilia si esprime attraverso forme d’arte di altissimo valore che sono custodite nelle nostre chiese e nei musei, ma anche attraverso un heritage immateriale fatto di riti, usi, canti e tradizione dolciaria, ed eno-gastronomica, espressione dei diversi territori”.
In tale visione, “Echi d’infinito” propone otto appuntamenti, di cui tre rivolti in particolare alla valorizzazione del patrimonio dei castelli attraverso l’arte contemporanea, ma anche – in collaborazione con il Museo Internazionale delle Marionette – l’Opera dei pupi che racconta storie di epoca medievale: un connubio capace di attirare un pubblico di turisti e residenti di tutte le età. I manieri ospiteranno le mostre di diversi artisti, intitolate semplicemente “Natività”, che saranno inaugurate secondo il seguente calendario: il 23 dicembre alle ore 17:00 al Castello Grifeo di Partanna l’opera di Giuseppe Agnello, il 27 dicembre alle ore 17 al Castello Lauria di Castiglione di Sicilia quella di Giuseppe Trovato; il 30 dicembre alle ore 17 nel Castello della città murata di Milazzo espongono Umberto Leone e Ute Pika.
Oltre a valorizzare la tradizione legata all’antico mestiere dei pupari, in questo contesto assume altresì rilievo la degustazione dei vini del territorio – curata dalla Federazione Nazionale delle Strade del Vino – che si riallaccia al ruolo sacrale e portatore di messaggi evangelici di questa bevanda.
Ulteriore, fondamentale obiettivo è la committenza di nuove opere d’arte con il conseguente arricchimento del patrimonio culturale. In quest’ottica sarà Vanessa Beecroft a realizzare la sua “Natività” per l’oratorio di S. Lorenzo, che verrà presentata il 24 dicembre a mezzanotte per esorcizzare l’assenza del capolavoro di Caravaggio, ivi trafugato nel 1969. La “Natività” della Beecroft verrà proiettata nel buio e potrà essere vista dai visitatori solo attraverso cornici di tela che cattureranno l’immagine: gli spettatori saranno protagonisti attivi dell’opera, come se, afferrandola, volessero affermare l’immagine della nascita, che senza quel gesto non esisterebbe.
Il 6 gennaio alle 21:00, giorno dell’Epifania, Vanessa Beecroft, arrivando da Los Angeles come un Re Magio contemporaneo, porterà in dono la creazione che verrà posizionata sull’altare.
In primo piano altresì la valorizzazione del Barocco siciliano che avrà come Scenario la spettacolare Chiesa di Santa Caterina a Palermo, dove il 28 dicembre alle ore 20.30 si terranno la lectio magistralis di Monsignor Giuseppe Bucaro ed il concerto dell’Orchestra Barocca Siciliana con la partecipazione del Coro Aeolian dei maestri Faia.
Gran finale con i due concerti promossi dall’Assessorato in collaborazione con il Teatro Massimo Bellini di Catania e il Museo Interdisciplinare di Messina, per esplorare tracciati e percorsi artistici, secondo diversi linguaggi e direttrici spazio-temporali, dall’America più autentica del gospel al cuore del patrimonio figurativo e letterario siciliano, trascorrendo dalla classicità alla contemporaneità.
Mercoledì 28 dicembre, alle ore 20:30, a Catania nella monumentale cornice del Teatro Massimo Bellini, coproduttore dello spettacolo, si esibirà il coro The Brooklyn Gospel Harmonettes, uno dei più accreditati al mondo nel repertorio di Spiritual e Traditional, formato da giovanissimi e talentuosi solisti, protagonisti oltreoceano e per la prima volta in Italia, guidati dalla front leader Jamie Jean Pierre.
Venerdì 30 dicembre alle ore 18:30, nella splendida cornice del MuME – Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, approderà invece il Gospel Show di Sherrita Duran, composto da otto elementi e animato dalla bellissima voce della famosa singer, accompagnata da quattro coristi e dal trio pianista, bassista e batterista, per un tributo alla musica sacra afroamericana, senza tralasciare i classici della tradizione natalizia nonché i canti più conosciuti e amati.
Ad introdurre l’itinerario una suggestiva performance, atta a creare un viaggio onirico nel mondo del Mito greco attraverso la narrazione di un tempo fantastico. Questo avverrà grazie a dieci performer, diretti da Marco Savatteri, impegnati in momenti di danza rituale e divinatoria, con musiche originali ispirate alle sonorità del tempo, canti a cappella ed effetti speciali, costumi e oggetti ispirati al classico. Il ritmo incalzante, come il montaggio cinematografico, consentirà al pubblico di fruire dello spettacolo in costante tensione drammatica, muovendosi nello spazio scenico. Gli dei dell’Olimpo risorgeranno rivelandosi agli occhi degli spettatori, tra musica, danza e canto, e appariranno come impalpabili ombre bianche, reali come statue di marmo.
Nella stessa serata si renderà omaggio alla letteratura siciliana con l’intervento dell’attore David Coco, interprete di indimenticabili ruoli sul piccolo e grande schermo, come nei principali teatri italiani. A lui sarà affidata la lettura della “Lettera alla Madre”, capolavoro del poeta siciliano Salvatore Quasimodo, Premio Nobel nel 1959: un inno all’amore e alla maternità, insieme umana e divina, custode della vita e dell’eternità.
Dalle sonorità afroamericane si passerà alle arti figurative. Il ponte tra i linguaggi artistici vedrà il pubblico partecipare ad un programma di visite guidate volte a valorizzare l’imponente collezione di opere d’arte conservate presso il Museo zancleo, di recente riaperto con un nuovo e prestigioso allestimento.
A margine dell’evento sarà anche possibile partecipare allo storytelling In nativitate Domini (alle ore 18:00), affidato alla narrazione dell’autore William Caruso, um testo in grado di far interagire il racconto di una Vigilia di Natale messinese – tratto dalla cronaca del Barone Giuseppe Arenaprimo del 1906 – e le visioni pittoriche dell’Adorazione dei Pastori per giungere al sublime Caravaggio.
La manifestazione è realizzata in collaborazione con: Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Messina, Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, e le associazioni Taormina Book Festival, Siqillyia ed Amici dei Musei Siciliani.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento di posti