“Attraverso i sogni noi mettiamo a nudo le nostre aspirazioni e le nostre paure, le angosce che ci opprimono. Raccontarle quindi è un modo come demonizzarle vivendole sotto questa forma. Raccontarle per capirne i significati che ci vengono suggeriti“.
È quanto ci insegna Massimo Pescara mentre ci introduce “I sogni dell’anima“, raccolta poetica auto-pubblicata. Una raccolta di pensieri, emozioni, eventi, sogni, la maggior parte dei quali dedicata a Clementina, sua musa ispiratrice: come un novello Dante, l’autore imprime su carta tutto il suo amore per questa moderna Beatrice e ce lo trasmette, incantandoci ad ogni verso tra i molteplici sviluppi del loro legame.
L’opera è appassionante e scorrevole, in grado di toccare nel profondo. Ogni parola è un pezzetto dell’autore che non teme di sottoporsi al giudizio di tutti coloro che si faranno avanti nel leggere i suoi testi.
“Questa raccolta di poesie nasce da una esigenza ben precisa, quella di fare chiarezza nel mio “io”, la necessità di mettere a nudo i miei sentimenti, la volontà di mettere e di mettersi in gioco senza paure e timori – sottolinea l’autore -. La voglia di riscoprire ancora di avere e provare delle emozioni. Riscoprire di essere in grado di amare di gioire e soffrire e che tutto non è perduto anche se poteva apparire così. L’amore con la A maiuscola come fattore scatenante per un viaggio che ancora è lontano dal terminare“.
“I sogni come specchio dell’anima, la poesia come mezzo per comunicare. Tutti noi abbiamo dei sogni nascosti nei meandri più intimi della nostra anima e che stentano ad emergere e lo ripeto all’infinito ,quasi come un mantra ossessivo. – dichiara il poeta – “Non smettere mai di sognare, fino a quando avrai un sogno da rincorrere avrai una vita da vivere“.
Pescara si sofferma sul mondo del libro e dell’editoria: “È un settore molto particolare di difficilissimo inserimento da parte delle ormai tante “voci nuove” che tentano di affacciarsi e parafrasando la nota canzone “uno su mille ce la fa”. La difficoltà sta nel dimostrare al mondo dell’editoria di essere in grado di produrre un lavoro di qualità sufficientemente valido da attirare l’attenzione del lettore di massa la cui massa però è in diminuzione“.
“Pochi oggi leggono, pochi oggi entrano in una libreria per assaporare un buon libro, per fare questo occorre volersi bene e prendere il proprio tempo ma pare che il sistema web prevalga e la velocità di acquisire cultura in pillole mediatiche vada per la maggiore – attacca Pescara –. Leggere le mie poesie fa bene all’anima e al cuore. Un libro che ti coccola quando senti il bisogno di tenerezze . Un libro di automedicazione per la tua anima che sembrati dire: Ferma tutto prendi un attimo per te“.
L’autore annuncia anche un suo nuovo lavoro: “Un nuovo romanzo è in valutazione in casa editrice e spero che venga pubblicato nella primavera del 2020. Nel frattempo sono impegnato con alcune date di presentazioni e eventi culturali dove proporrò il mio lavoro a chiunque lo ritenga meritevole di apprezzamento. Ma il viaggio dell’anima continuerà con una nuova raccolta di prossima edizione“.