Si chiama “Tagghiamoci Bene” il progetto che prende il via in 8 istituti comprensivi di Palermo e che vedrà salire in cattedra gli studenti di una classe secondaria di secondo grado, impegnati nell’alternanza scuola-lavoro.
Nello specifico il progetto, finanziato nell’ambito di un bando a firma del Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, mira a sensibilizzare gli adolescenti nei confronti del fenomeno del cyberbullismo, fornendo loro anche quelli che sono gli strumenti normativi vigenti in Italia e una coscienza critica dei social.
Gli studenti dell’istituto superiore affronteranno un corso di formazione e informazione attraverso slide, filmati e testimonianze con lo scopo di acquisire le corrette informazioni sull’utilizzo del Web e delle sue regole. Una volta conclusa la prima fase i ragazzi e le ragazze dell’alternanza scuola-lavoro dovranno prima progettare e poi realizzare un gioco, che affronti in maniera ludica, ma incisiva, il tema dei social risk insieme agli alunni più piccoli, in otto scuole di Palermo, una per circoscrizione.
Il progetto rientra all’interno della seconda edizione della “Carovana dei Diritti” organizzata dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Palermo, Pasquale D’Andrea, che spiega: «I temi centrali di quest’anno saranno l’articolo 17 “la comunicazione” e l’articolo 31 “diritto al gioco e alla partecipazione alla vita culturale e artistica di contrasto con la povertà educativa”, entrambi gli articoli sono contenuti all’interno della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L’utilizzo di Internet riguarda ormai entrambi gli aspetti ed è un dovere sviluppare sin da piccoli una coscienza critica sull’utilizzo non solo dei dispositivi ma anche dei social».
Il progetto “Tagghiamoci Bene” è portato avanti dall’Associazione Made 3.0 e dalla Cooperativa Argonauti.
“L’iniziativa– afferma Cetty Mannino, blogger del sito www.intreccio.eu – è stata pensata in un’ottica di prevenzione del fenomeno del cyberbullismo e a favore dell’educazione ai new media, attraverso i sistemi di comunicazione, sia reali che virtuali, più utilizzati dagli adolescenti. Con il gioco infatti i ragazzi impareranno prima e meglio ma soprattutto impareranno le nozioni fondamentali per vivere nei social senza pericoli”.