Tutto è iniziato nel 2018, quando nessuno avrebbe mai pensato che in meno di 6 anni Messina avrebbe scalato le classifiche per la raccolta differenziata. Invece grazie ad una squadra che ci ha creduto, dall’allora sindaco Cateno De Luca al Cda di Messina Servizi Bene Comune fino al personale ed ai cittadini, oggi la città dello Stretto è un modello virtuoso di gestione dei rifiuti con un 56% di differenziata (e punte di 57%) e una serie di riconoscimenti a livello nazionale (QUI)
“Abbiamo dimostrato che le cose si possono fare e che differenziare comporta anche un risparmio. Ci abbiamo creduto ed oggi per risultati siamo l’ottava città italiana e la prima del sud e grazie alle nostre alte percentuali trainiamo la Sicilia….” spiega la presidente di MSBC Mariagrazia Interdonato, ospite della 49esima puntata di donna Sarina. Prossimo obiettivo il 65% (e oltre) come indica il titolo di un evento nazionale che si terrà proprio a Messina l’1 febbraio (QUI).
Non è solo la percentuale a fare la “differenza” ma anche i singoli progetti che hanno portato a riconoscimenti nazionali (dal settore degli imballaggi (QUI) a quello della plastica e dell’acciaio QUI). Mariagrazia Interdonato ripercorre le tappe di un percorso avviato da vicepresidente insieme a Pippo Lombardo, presidente di MSBC fino al 2022 (quando è stato eletto all’Ars) e che ha portato il 22 maggio 2021 ad un fatto storico: l’addio all’ultimo cassonetto.
La scelta della raccolta porta a porta, attuata gradualmente e con fasi di informazione e “accompagnamento” dei messinesi si è rivelata vincente, nonostante perplessità e qualche ricorso al Tar (rigettato dai giudici). Contestualmente la società partecipata ha lavorato insieme all’amministrazione comunale sul fronte dei controlli con fototrappole e sanzioni (QUI)nonché un monitoraggio e recupero della fortissima evasione della Tari. Tutti ingredienti che hanno portato Messina a scalare tutte le graduatorie ed a puntare sempre più in alto. “Certo, siamo penalizzati dal fatto che i nostri rifiuti finiscono a Rotterdam….con un aggravio dei costi….Purtroppo la Regione ha causato non poche difficoltà…..”
Ma le 4 R che possono anche diventare di più comportano anche quella riduzione del rifiuto che corrisponde di pari passo al risparmio. Più si differenzia meno si paga. Proprio per questo i prossimi obiettivi mirano a diminuire la percentuale d’indifferenziata che spesso per pigrizia o motivazioni simili diventa “liberi tutti”. Allo stesso modo l’umido per tanti è quel “sacchetto” dove mettere di tutto. Invece differenziare equivale a riciclare, rispettare l’ambiente, migliorare la qualità della vita. Le giovani generazioni sono molto più avanti di noi…per questo l’azione di MSBC è complessiva. Certo, quando da più parti in Italia hanno commentato ammirati che gli allestimenti di Natale degli spazi verdi sono stati realizzati grazie al compost e che Messina non offre più lo spettacolo indecoroso di cassonetti stracolmi di rifiuti in mezzo alla strada, un pizzico di orgoglio è più che doveroso.