Il popolo trasversale dei No Ponte si è dato appuntamento sabato 2 dicembre a Messina per la mobilitazione a livello nazionale. Appuntamento a Piazza Cairoli, con inizio alle 15.30 si riuniranno no pontisti, associazioni, movimenti, esponenti politici provenienti da tutta Italia. Attesi anche big di Pd e M5S.
Ed è proprio uno dei promotori delle manifestazioni di protesta contro l’opera l’ospite della puntata n°41 di donna Sarina. Con Elio Conti Nibali, in prima linea con l’associazione “Invece del Ponte” parliamo delle ragioni per le quali “al posto” dell’opera sono necessarie, fattibili ed urgenti altre opere.
“La bellezza è ricchezza, il nostro mare è la vera ricchezza. Necker diceva che lo Stretto di Messina è il vero Bosforo del mondo. C’è quello dei Dardanelli ma il nostro appartiene al mondo, è di un’incomparabile bellezza” spiega Elio Conti Nibali che da mesi porta avanti la mobilitazione anche a livello nazionale, portando alla Camera e al Senato le posizioni di chi è contrario al collegamento stabile.
C’è da tempo anche una richiesta di inserire lo Stretto nel patrimonio Unesco (QUI). Ma l’approccio di Conti Nibali è rigoroso, basato su ragioni di ordine economico, giuridico. Nell’intervista spiega sia le perplessità sul piano tecnico che quelle di tipo economico: “con un terzo di quei miliardi potremmo fare molto di più e risolvere davvero il problema dei tempi di attraversamento dello Stretto”.
Non è solo un fatto “emozionale” la tutela dello Stretto ma anche logica e legata alle caratteristiche del territorio. Da difensore della bellezza Elio Conti Nibali continua a mobilitarsi da molti anni per la zona falcata attraverso “la banda della Falce” ed anche con iniziative che hanno visto il compianto Franz Riccobono tra i più strenui sostenitori di un pressing continuo per contrastare l’abbandono di quello “Stretto indispensabile” che scriteriate scelte dei nostri avi, nei decenni scorsi, hanno lasciato all’aggressione ambientale.