“Da qua se ne vanno tutti” cantava Caparezza in un suo celebre brano dal titolo Goodbye Malinconia.
Un brano dedicato appunto a tutti coloro i quali si sono trasferiti all’estero in cerca di fortuna. Ed è proprio su questo che verte il rapporto “Italiani nel Mondo 2020“, redatto dall’istituto Migrantes in collaborazione con l’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).
Al 1° gennaio 2020 la popolazione residente in Italia, che risulta composta da 60.244.639, risulta avere una perdita di quasi 189.000 cittadini. Secondo i dati dell’AIRE, si sono registrate circa 198.000 nuove iscrizioni nell’ultimo anno, con una progressione del 3,7%.
Ma dove vanno i nostri corregionali? Secondo il rapporto, fra le mete più gettonate vi sono il Nord Europa (Germania e Regno Unito in testa), i Paesi Bassi, l’Est Europa (per la forte presenza di call center inbound) ma anche nuovi lidi economici, soprattutto a sfondo hi-tech (Kazakistan, Emirati Arabi e Cina). I motivi sono principalmente di stampo lavorativo e di studio.
EMORRAGIA DEMOGRAFICA IN SICILIA
Fra le regioni che hanno subito la maggiore emorragia demografica si colloca proprio la Sicilia. Ottocentomila siciliani complessivamente trasferiti all’estero, trentacinquemila dei quali solo negli ultimi tre anni. In pratica, un nativo siciliano su sei risiede all’estero.
Un dato che le garantisce il primato fra i territori italiani. A quest’ultimo si affianca quello delle regioni che hanno subito la maggiore perdita demografica nel 2019, in cui la Sicilia si classifica terza (12.087 siciliani trasferiti all’estero).
A tal proposito, nel rapporto “Italiani nel Mondo 2020″ si legge che ” vi sono regioni , che oggi hanno raggiunto un grado talmente alto di desertificazione e polverizzazione sociale da non riuscire più a dare linfa neppure alla mobilità nonostante le partenze in valore assoluto – ed è il caso della Sicilia in particolare – le pongano al terzo posto tra tutte le regioni di Italia per numero di partenze. In generale, quindi, le regioni del Nord sono le più rappresentate. Ma nel dettaglio viene naturale chiedersi quanti pur partendo oggi dalla Lombardia o dal Veneto sono, in realtà, figli di una prima migrazione per studio, lavoro o trasferimento della famiglia dal Sud al Nord Italia“.
I DATI DELLE CITTÀ
Un quadro desolante, se si considera l’incidenza dei trasferiti all’estero rispetto agli abitanti in sede di alcuni paesi siciliani. Fra questi sono diversi le città facenti parte della provincia di Agrigento.
Licata (12° posto, incidenza 47,1%), Palma di Montechiaro (20°, 53,1%) e Favara (24°, 33,0%) sono fra le città più svuotate negli anni.
In alcuni paesi siciliani, 19 in tutto, ci sono piu trasferiti all’estero che residenti. A San Angelo Muxaro (Ag) i residenti sono 1.241, mentre quelli che si sono trasferiti all’estero sono più del doppio 2.552. Come ad Acquaviva Platani (Cl) , dove sono rimasti solo 918 abitanti dopo l’emigrazione di 2.467 residenti.
Fra i capoluoghi di provincia, Palermo è quello che cede più emigrati ai Paesi esteri (34.272), davanti a Catania (22.221), Licata con (17.016) e a Messina con (13.290).