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D’Agostino replica a Pd: “Avrei gestito male l’emergenza salme? Falso. Chiedo smentita ufficiale”

venerdì 20 Agosto 2021
Roberto D'Agostino

La città metropolitana di Palermo ha tante difficoltà, ma è l’emergenza salme al cimitero dei Rotoli ad animare, ultimamente, le polemiche e il conflitto politico tra le forze che dimorano a Palazzo delle Aquile. La questione è molto seria e trovare le soluzioni possibili, per ridurre il numero delle bare che attende sepoltura ed eliminare quanto prima i gazebo che contengono i defunti, non è facile. E purtroppo la previsione degli uffici di arrivare a duemila bare in deposito rischia di avverarsi.

L’emergenza non è nuova, ne abbiamo parlato con l’ex assessore al Comune di Palermo Roberto D’Agostino, insediatosi in giunta Orlando a marzo del 2019, quando le bare in deposito erano già 300, costretto a gestire una situazione difficile con il peso di scelte fatte in occasione delle passate emergenze, con problemi, dunque, che cominciano molto prima del suo mandato. Ma ciò che indispone l’ex assessore di Orlando, al tempo titolare delle deleghe al Bilancio, Patrimonio e Servizi cimiteriali, e oggi presidente del comitato provinciale Inps, è leggere “Una dichiarazione del capogruppo pd , insieme con i capigruppo di sinistra comune e di avanti insieme i quali asseriscono che avrei gestito malissimo la fase iniziale della emergenza cimiteri , in un comunicato che è anche sul sito del Comune. Ho chiesto una formale smentita, in quanto tutti i fatti  dicono che non è esattamente così. Assolutamente falso”.

L’ex assessore si difende, confermando di aver portato, con provvedimenti consentiti dai propri poteri assessoriali non emergenziali, il numero di salme a deposito da 300 dell’inizio del mandato a 480 alla data delle sue dimissioni, in momento in cui aveva anche un piano per uscire dall’emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli.

“Il mio successore le ha portate da 480 a circa 1000. Chiedo- ribadisce D’Agostino–  una formale smentita , in qualità di iscritto al partito democratico, che gli organi ufficiali provinciali e regionali del partito correggano questa falsa e scorretta affermazione . Se ciò non avverrà, sarò costretto ad adottare provvedimenti conseguenziali e dimettermi dal partito”.

Queste le dichiarazioni che testimoniano malumori all’interno del partito democratico palermitano.

Al tempo “Non avevo poteri sindacali emergenziali, ma avevo poteri assessoriali che sono molto più limitati, ho portato da 380 salme iniziali a 480, allora vorrei capire come si deve identificare la successiva gestione che ha portato le 48o a 1000, e il sindaco aveva poteri emergenziali. Visto che la verità è sotto gli occhi di tutti, mi farebbe piacere che questa dichiarazione fosse smentita, a maggior ragione da parte di coloro, non ultimo Sinistra comune, che mi ha attaccato in continuazione durante quel periodo, anche dopo le soluzioni che prospettava chiaramente fantasiose come quella del cimitero metropolitano, palesemente fantasioso, proposta, infatti, che non è stata presa in considerazione nel susseguirsi dell’emergenza. Paradossalmente, mi sono trovato in una situazione in cui non c’era nessuno a difendermi con la stampa, il Vescovo, tutti quanti andavano contro di me, comprese le forze della maggioranza, trovando una situazione molto difficile con dirigenti che cambiavano in continuazione, pseudo commissari arrivati e un giorno dopo dimessi, e così via, senza avere, nei fatti, un supporto burocratico”.

Si cerca di giustificare delle oggettive inadempienze, attaccandosi ad una serie di cose, invece bisogna fare le cose! Mi dispiace, devo dire, che tra gli estensori di questo comunicato ci sia il rappresentante del partito democratico, partito al quale appartengo, e Valentina Chinnici. Non mi stupisce che ci sia Sinistra comune”.

Mi aspetto che le dichiarazioni alle quali replico vengano smentite dagli organi ufficiali del partito democratico, qualora non avvenga, prenderò le mie decisioni, un partito del quale io ero rappresentante in giunta Orlando”. 

Mi stupisco che il partito proponga un commissariamento, quando sa bene che non è necessario, perché il sindaco ha poteri emergenziali in questo caso, quindi non ha bisogno di alcuna autorizzazione commissariale, è palesemente una fesseria”.

Sull’emergenza loculi al cimitero dei Rotoli, D’Agostino risponde “Come avevo annunciato in conferenza stampa, prima di andarmene, quando feci il piano operativo concordato col sindaco con dirigenti e capi area, abbiamo evidenziato che il problema esiste, ed è dovuto al fatto che c’è difficoltà a reperire spazi conseguentemente ad alcune scelte operative fatte per la gestione del cimitero dei Rotoli, non ultimo emettere la zincatura all’interno delle bare di legno. Ciò ha comportato che non c’era più la possibilità che ci fosse un ricambio standard da 5 a 7 anni per quanto riguarda le salme seppellite e quando si andavano ad aprire le salme si vedeva che erano ancora in decomposto perché non c’era la possibilità che si decomponessero a causa proprio dello zinco.

“Questo è il problema reale,– ha spiegato D’Agostino –  tant’è che  raccomandai che si facessero dei buchi all’interno delle salme, all’interno delle bare, in modo tale da accelerare la possibilità di questi processi. Ma la soluzione è palesemente quella di Ciaculli, infatti io insediai immediatamente dopo che ci fu il rifiuto da parte delle strutture comunali per oggettivi problemi di eccesso di richiesta da parte del privato. In quell’occasione insediai un gruppo di lavoro che immediatamente produsse una progettazione, ma poi il gruppo fu sciolto e non se ne seppe più niente. Quindi da questo punto di vista, la soluzione vera non è stata indirizzata correttamente. Il mio è ovviamente un ragionamento politico, chi sceglie dove indirizzare le forze è la politica, se la politica decide di spostare delle risorse da una cosa all’altra c’è una motivazione. Chi decide di spostare le risorse verso le piste ciclabili, piuttosto che sul forno crematorio o i bagni del cimitero, fa delle scelte politiche, giustificabili e motivate, ma politiche”.

Sulla riattivazione del vecchio forno crematorio “Anche questa è una cosa che non si capisce bene, si trattava di un’operazione di manutenzione che comprendeva l’acquisto di alcuni pezzi ben determinati, tra l’altro l’acquisto si poteva fare anche direttamente dalla ditta costruttrice, secondo la normativa. Sapevamo che nel giro di due, tre mesi questa cosa si poteva risolvere, infatti stanziammo immediatamente i soldi che ci volevano. Io feci parecchie riunioni con la struttura operativa, emanammo una direttiva con l’assessore Prestigiacomo a fine giugno per dire che ci voleva la realizzazione di queste opere, al cimitero di Ciaculli e al forno crematorio, indirizzando le risorse a queste opere ritenute essenziali. Poi l’amministrazione ha agito diversamente. Ho tenuto il basso profilo per un anno, adesso chiedo una smentita”.

IlSicilia.it ha sentito anche il segretario del PD a Palermo, Rosario Filoramo, il quale ha ribadito la sua stima nei confronti dell’ex assessore D’Agostino “Nulla da dire sull’operato di D’Agostino, e non mi risulta che D’Agostino sia stato offeso” .

Filoramo ha anche evidenziato come “La crisi dei cimiteri palermitani viene da lontano, cimiteri ormai insufficienti a rispondere alle necessità di una città che ha triplicato la popolazione rispetto al periodo di loro costruzione, mancanza dei necessari forni crematori, disorganizzazione della struttura pubblica, invadenza e in qualche caso, fenomeni di illegalità del settore del caro estinto. Il nostro partito ha sempre segnalato la necessità che si desse regime di priorità a tale problema”.

Abbiamo apprezzato, negli ultimi mesi, gli sforzi e il metodo posti in essere dall’Assessore Sala, che dall’atto del suo insediamento non ha lesinato impegno e sforzi per provare a tamponare le falle e risolvere il problema. Lo abbiamo visto intervenire personalmente a spostare le bare, dimostrando forza e generosità, ma sappiamo, Lui per primo, che ciò non basta.
Il PD conosce bene i problemi di Palermo e sta operando per una loro soluzione. Oggi è il momento di essere propositivi e in campo, portare soluzioni e contribuire a risolvere i problemi. Bisogna essere pienamente consapevoli delle difficoltà del Comune di Palermo, mancante di risorse umane e finanziarie e dei troppi vincoli che è costretto a rispettare, che in una situazione di emergenza diventano solo ostacoli insuperabili. Non è possibile andare avanti con pochissimi uomini disponibili e nell’impossibilità di potere utilizzare le risorse necessarie a causa della crisi finanziaria nella quale si ritrovano i comuni. Per tali ragioni chiediamo al Governo Nazionale un intervento di Commissariamento straordinario da affidare al Sindaco di Palermo”.

“E’ necessario – prosegue Filoramo- che il Sindaco possa intervenire per motivi di sicurezza igienico-sanitarie con procedure d’urgenza, potendo contare su apposite risorse finanziarie libere dai vincoli di bilancio e potendo altresì contare sulle risorse della protezione civile, necessarie a garantire i trasferimenti delle salme dai Rotoli al Cimitero di Sant’Orsola, dove sono già disponibili i loculi per ospitarle. Le bare vanno poste in sicurezza entro questo mese e seppellite entro il prossimo”.

“Chi ha a cuore Palermo, – continua il segretario del Pd a Palermo-  oltre a denunciare i problemi, si sforzi di segnalare una soluzione e la sostenga presso le sedi competenti. Ai rappresentanti politici che oggi polemizzano e aizzano le folle all’odio, chiedo di unirsi alla nostra proposta o di segnalarne un’altra. All’opposizione, oggi maggioranza in Consiglio Comunale chiedo di non bloccare la città, è necessario sbloccare il programma triennale delle opere pubbliche, dicano chiaramente cosa intendono modificare, il Pd è disponibile purché si liberino utili risorse per la città”.

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