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Prima tranche pronta entro fine anno

Dai parcheggi ai negozi, il viaggio nel porto di Palermo che verrà CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 9 Luglio 2025

Entro fine anno sarà pronta la prima tranche. Successivamente, dopo qualche mese, l’opera dovrebbe essere consegnata nel suo complesso. Un viaggio nel porto di Palermo che verrà. Gli spazi di via Francesco Crispi si apprestano a cambiare volto. Sono in corso infatti i lavori per realizzare la nuova interfaccia. Interventi che abbatteranno i muri presenti al momento fra Palermo e il suo porto, il quale si trasformerà in un open space godibile da cittadini e turisti. Novità già svelate in precedenza dalla redazione de ilSicilia.it ma che adesso iniziano a prendere forma.

Un viaggio nel porto di Palermo che verrà

Il progetto esecutivo è stato portato avanti con fondi Cef (Connecting Europe Facility), tra i più ricchi stru­menti di finanziamento dell’UE, mentre le opere di costruzione trovano finanziamento in alcuni capitoli di spesa ministeriali. Costo dell’operazione circa 26 milioni di euro. All’interno del porto di Palermo sono in corso di realizzazione quattro edifici da adibire ad attività commerciali. Spazi per i quali, una volta conclusi i lavori, verranno celebrati i relativi bandi di gara per l’affidamento. Alle strutture si potrà accedere sia attraverso le sopracitate scalinate che tramite alcuni ascensori. Inoltre dovrebbe essere realizzato un percorso interamente dedicato ai diversamenti abili. Sullo spazio rialzato, inoltre, saranno posizionati con ogni probabilità diversi elementi di arredo urbano, oltre che alcuni spazi verdi. A proposito di aree alberate inoltre, verrà esteso lo spazio arboreo posto all’interno dell’Autorità Portuale.

Un modo diverso di guardare alla città di Palermo, ai suoi spazi, al suo golfo. Fatto di cui va orgoglioso il presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale Pasqualino Monti. “Il nostro disegno è far comprendere come esiste una parte industriale del porto di Palermo, ma non deve essere visto come un luogo chiuso. Deve essere riqualificato. E quando questo avviene, diviene un quartiere organico alla città. E’ prevista a piano terra la fruizione delle aree verdi, dei locali e delle strutture per i diversamente abili. Poi c’è un piano a 7 metri e cinquanta di altezza. Una quota per usufruire di una delle struttura commerciali che stiamo realizzando, vedendo al contempo cosa accade al porto di Palermo. Inoltre, per i turisti, sarà possibile acquistare souvenir o fermarsi come prima tappa per poi proseguire con la visita in città“.

Via Francesco Crispi diventerà un open space

I lavori procedono con qualche mese di ritardo rispetto alla data prevista. Piccoli inconvenienti dettati dalla necessità di reperire alcune strutture metalliche dei pilastri. Lavorazioni che, dopo il periodo covid, vengono portate avanti solo da alcune aziende specializzate a livello europeo. Un progetto che sta procedendo in armonia con altri interventi al vaglio degli uffici dell’Autorità Portuale e del Comune di Palermo. Fra questi figurano il restyling di via Francesco Crispi (con rifacimento del manto stradale), nonchè un sovrappasso di collegamento fra l’area portuale e piazza Camilleri (inizio via Amari). Inoltre, le maestranze della ditta D’Agostino, incaricate da RFI, continuano a lavorare al tratto ferroviario Giachery-Porto.

E proprio nei pressi della fermata di via Francesco Crispi dovrebbero sorgere alcune strutture di supporto chiave per la città di Palermo. “Ci sarà una visione privilegiata del porto e del golfo di Palermo – spiega Salvatore Acquisto, subcommissario per l’interfaccia porto di Palermo -. Sarà prevista l’edificazione di nuovi parcheggi, sia nei pressi del molo trapezoidale che accanto alla futura stazione della metropolitana. Strutture che si affiancheranno a quelle già esistenti nei pressi della Capitaneria. Entro l’anno dovremmo chiudere la prima tranche dei lavori, compresa la sistemazione della parte prospicente a via Francesco Crispi destinata a verde pubblico. Sarà fruibile da cittadini e turisti. L’obiettivo è quello di rendere l’area portuale uno spazio open space, anche attraverso l’abbattimento dei muri perimetrali“.

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