Quale sarà il futuro di Villa Deliella? E’ una domanda che si sono posti in tanti, cittadini e non solo. Da possibili stakeholders al mondo della politica. Dopo le polemiche delle ultime settimane, i margini di manovra appaiono poco chiari. La sensazione è che la partita vera riguarderà il rilancio di piazza Croci. Ciò attraverso una riqualificazione complessiva da avviare di concerto con investitori privati. Un project financing mirato alla costruzione di un parcheggio sotterraneo da 300 posti, realizzato su tre livelli. Una sorta di chiave di volta per sbloccare l’altro progetto che riguarda nello specifico Villa Deliella, ovvero la creazione di un’area museale. Tutto da programma, così come previsto dal PRG vigente.
Peccato che, a causa dell’inerzia che ha regnato in questi anni, erano scaduti i relativi vincoli urbanistici che imponevano quella specifica destinazione per l’area interna. Fatto che, sulla carta, avrebbe potuto aprire ulteriori scenari di sviluppo. E invece, dal Comune di Palermo è arrivato lo stop. Ma quindi, cosa si può costruire a Villa Deliella? Quali margini di manovra ci sono per portare avanti il progetto del museo di cui si parla da anni? Domande che la redazione de ilSicilia.it ha deciso di porre all’Amministrazione Comunale. In particolare ai due assessori competenti in materia: Maurizio Carta (Rigenerazione Urbana) e Giuliano Forzinetti (Attività Produttive).
Cosa si può costruire all’interno di Villa Deliella?
Per capire le reali possibilità di sviluppo del terreno in cui una volta sorgeva Villa Deliella, bisogna partire da un primo quesito: cosa si può costruire all’interno di quell’area? A dare una risposta a questa domanda è l’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti. “Villa Deliella è un’area importantissima per la nostra città. Ad oggi noi stiamo definendo la posizione pendente della società che avrebbe dovuto realizzare un parcheggio privato. Successivamente, siamo disponibili a valutare alternative con i proprietari dell’area“.
Ad oggi, l’area interna di Villa Deliella è destinata a spazi museali ed espositivi. Almeno secondo il PRG. In realtà, Giuliano Forzinetti individua una seconda strada percorribile. “Si potrebbe ricorrere a forme di usi temporanei. Formula sulla quale stiamo definendo alcuni dettagli insieme alla commissione Urbanistica. La delibera è già pronta. Così, si potrebbe destinare l’area per un uso diverso da quello previsto dal PRG, anche se a titolo temporaneo. Il tutto sarebbe vincolato ad una convenzione sottoscritta fra l’Amministrazione e i privati, la quale deve portare ad un interesse pubblicco per la cittadinanza all’interno dell’area“. A specifica domanda sul possibile collegamento fra un possibile parcheggio e la realizzazione del museo del Liberty, Forzinetti risponde: “Potrebbe essere una strada percorribile“.
La riqualificazione complessiva di piazza Croci
Al di là delle possibili strutture accessorie, l’area museale resta il perno fondante del futuro di Villa Deliella. “La strategia l’abbiamo scritta nelle direttive generali del nuovo PUG – spiega Maurizio Carta -. Documento che ribadisce l’importanza del sito e inserisce varie formule per riqualificarlo. Fra queste c’è la realizzazione di un memoriale. Un po’ come Ground Zero. Un luogo che racconti la ferita, cosa è stato il sacco di Palermo. Uno spazio che va messo a sistema tramite la più generale riqualificazione di piazza Croci“.
Fare economia. Generare valore in modo da attrarre investimenti privati. Il punto è esattamente questo. Se la partita dell’area interna appare chiusa, quella relativa al rilancio di piazza Croci è aperta. Il progetto ci sarebbe già, così come lo studio di fattibilità. L’obiettivo è di inserire la proposta già all’interno del prossimo piano triennale delle opere pubbliche 2025-27. “L’idea che abbiamo avuto è di farlo attraverso una generazione di valore che possa compensare la parte pubblica, ovvero attraverso un parcheggio sotterraneo. Il progetto costerebbe circa 50 milioni di euro, comprensivi di tutti gli interventi su Villa Deliella e sulla piazza. Operazione da avviare in project financing. Abbiamo chiesto che venga inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche. Ciò in modo da libera la piazza dalle auto, servendo una buona fetta della città“.