La Società Italiana di Pediatri vuole garantire a tutti i ragazzi il diritto alle cure pediatriche sino a 18 anni.
Non solo sul territorio ma anche in ospedale, senza differenze legate alla Regione in cui si nasce e si vive. Un sistema già attivo in altri Paesi come Francia, Gran Bretagna, Olanda, Polonia e Svezia.
La richiesta è stata fatta ieri, 2 marzo, al Ministero della Salute dalla Società Italiana di Pediatria durante gli Stati Generali della Pediatria. Difatti, sia per l’Oms che per la legge italiana, l’infanzia include ogni persona sotto i 18 anni, il diritto alle cure pediatriche. Nel nostro Paese, però, si ferma “innaturalmente” a 14 anni.
La situazione
I bambini non possono più essere seguiti dal pediatra di libera scelta, ma finiscono in carico al medico dell’adulto. Unica eccezione: i ragazzi con patologie croniche che restano in carico ai pediatri sino a 16 anni.
In merito all’assistenza ospedaliera la situazione è diversa da Regione a Regione.
“Conseguenza è che oltre il 25% dei bambini tra 0-17 anni, 1 su 4, viene ricoverato in reparti per adulti e circa l’85% dei degenti tra 15 e 17 anni è gestito in condizioni di promiscuità con pazienti adulti e anziani e da personale non specializzato nell’assistenza ai soggetti in età evolutiva”. A spiegarlo è il presidente della Sip Annamaria Staiano,
Questo perché le terapie intensive pediatriche sono poche e mal distribuite: appena 26 in tutta Italia, con solo 202 posti letto e una media di 3 posti letto per 1 milione di abitanti contro gli 8 in Europa.
“Tutto questo non è accettabile. Il legislatore intervenga – aggiunge Giovanni Corsello, dell’Università di Palermo -. Chiediamo di garantire nei Livelli Essenziali delle Prestazioni Assistenza (LEP) l’innalzamento dell’età pediatrica a 18 anni, in ospedale sul territorio”.
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato
“La richiesta avrà il massimo dell’attenzione del Ministero. Oggi mancano medici di medicina generale e quindi alleggerirli consentendo ai pediatri di libera scelta di poter prendere in carico giovani fino ai 18 anni serve ad allentare la ‘morsa’ sulla medicina generale“.