La tavola è imbandita. Solo il tempo di buttar giù le ultime cifre e poi Amministrazione comunale e Palermo calcio saranno pronte a siglare la nuova convenzione sullo stadio Renzo Barbera. La decisiva stretta di mano è vicina. Un matrimonio lungo 80 anni legherà le due parti. Canone, pubblicità e aree limitrofe all’impianto di viale del Fante sono i punti cardine sui quali verte il documento. Nei prossimi anni sono previsti lavori per decine di milioni di euro, in modo da rendere la struttura all’avanguardia dal punto di vista degli standard europei. Non tutti però sono soddisfatti. Sono tanti i punti ancora da chiarire. E in virtù dei rumors filtrati dai microfoni sempre accesi di Radio Palazzo, qualcuno inizia a tirare i primi attacchi. Come Ugo Forello e Giulia Argiroffi i quali, a proposito della redigenda convenzione parlano di “testo incompleto, pasticciato e generico che non rispetta la grande fede calcistica e per lo stadio dei cittadini palermitani“. Di ben altro avviso il capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “Bene la concessione lunghissima di oltre 80 anni. Siamo pronti a fare la nostra parte per l’approvazione in tempi rapidi della convenzione in Consiglio Comunale“.
Ultima parola al Consiglio Comunale
Tutto, lo ripetiamo, è ancora in divenire. A mettere nero su bianco la convenzione sarà, comunque vada, il Consiglio Comunale. Dalle parti di Palazzo delle Aquile continua a regnare il massimo riserbo sulla bozza, anche se diversi dettagli sono già fuoriusciti. Come è normale che sia. Come ad esempio le notizie che interessano il futuro canone dello stadio, riportato recentemente a 350.000 euro. Una cifra comunque destinata a salire ancora, in base alle future concessioni che dal Comune arriveranno al Palermo calcio.
La base di partenza sono proprio gli interventi da apportare all’impianto di viale del Fante, i quali saranno compensati attraverso il canone. Una possibilità che ad oggi si è già esaurita con i lavori svolti entro il 2022, escludendo così quelli “necessari, imprescindibili e urgenti” eseguiti nel 2023 e nel 2024. La società rosanero ha effettuato una stima di oltre 2,8 milioni di euro per interventi da svolgere nell’immediato, molti dei quali necessari per l’ottenimento del certificato di idoneità statica con rinnovo del collaudo e conferma dell’agibilità, per assicurare la funzionalità dello stadio, ma per i quali al momento la documentazione sarebbe incompleta o comunque da ricostruire. Oltre 14,8 milioni di euro sono invece i lavori di manutenzione straordinaria che dovranno essere condotti a partire dal 2026. Interventi che saranno compensati attraverso il futuro canone.
L’aumento del canone
Il solo stadio Renzo Barbera varrà un pagamento annuo di 350.000 euro. Cifra a cui, come anticipato da ilSicilia.it (CLICCA QUI), si dovrebbero aggiungere i soldi derivati dal coinvolgimento delle aree limitrofe. L’obiettivo è infatti quello di avviare un processo di rigenerazione urbana in tutta l’area nei pressi dell’impianto di viale del Fante.
Come lo stadio, anche l’ex Pallone di Italia ’90 sarà a disposizione del club ad uso stabile. La concessione della struttura e delle relative pertinenze, cancello compreso, dovrebbe comportare un ulteriore esborso di 25.000 euro all’anno. A questi si dovrebbero sommare le aree a uso temporaneo: quelle ricadenti all’interno del Parco della Favorita, cioè gli spazi antistanti lo stadio “Vito Schifani” e l’Ippodromo e l’ex area Rom. Pacchetto dal valore di oltre 8.000 euro a partita (156.000 euro annuali). Inoltre ci sarà la concessione del parcheggio di piazza Giovanni XXIII, valutato oltre i 5.000 euro a partita (102.000 euro all’anno). Da considerare all’interno della convenzione anche gli impianti tecnologici presenti nella struttura e quello telematico, con “la precisazione che la società assicurerà in tribuna stampa postazioni in adeguato numero per le esigenze dell’informazione“.
Il futuro utilizzo dell’ex campo Rom
Al di là dell’ex Pallone di Italia ’90, che potrebbe diventare una palestra a disposizione della squadra rosanero (CLICCA QUI), anche il futuro dell’ex campo Rom è tutto da scrivere. Tra le facoltà previste all’interno della concessione una riguarda proprio l’area all’interno del parco della Favorita. Zona sulla quale, secondo i rumors di Radio Palazzo, la società rosanero potrebbe presentare futuri progetti di riqualificazione. Un’area sulla quale i concessionari potrebbero installare varie tipologie di supporto, come sistemi ad energia rinnovabile e infrastrutture tecnologiche.
La durata e i tempi della convenzione sullo stadio Renzo Barbera
Il legame tra Palermo calcio e Comune durerà 80 anni, a partire dalla data di sottoscrizione. Un dato sul quale manca solo l’ufficialità. Non mancheranno però vincoli, limiti ed obblighi. Secondo le indiscrezioni filtrate da Palazzo Comitini, entro cinque anni la società dovrebbe presentare il progetto esecutivo per i lavori allo stadio Renzo Barbera, il quale potrebbe prevedere una spesa non inferiore a 30 milioni di euro. Risorse ulteriori rispetto agli oltre già stimati 17 milioni di interventi. Qualora il restyling dovesse superare il tetto la convenzione, la durata del contratto non subirà variazioni, mentre la previsione di una spesa minore comporterà una riduzione temporale “proporzionale all’importo del canone di concessione“.
Da 80 l’accordo potrebbe anche scendere a 25 anni, tempo necessario per coprire con l’importo del canone gli interventi da 17 milioni di euro. Un calo e un cambiamento drastico possibile in due evenienze: il superamento dei cinque anni per la presentazione del progetto e la mancata esecuzione e completamento delle relative opere entro quindici anni.
Il nodo pubblicità: l’attacco delle opposizioni
Un peso specifico e significativo è riservato al capitolo pubblicità. Da quanto filtra, il Comune sarebbe disposto a cedere i diritti sulla pubblicità interna, per un importo vicino a 250.000 euro. Elemento che, i ben informati, ritengono “essenziale al perfezionamento dell’intesa“.
Punto che, insieme a molti altri, è finito al centro delle critiche degli esponenti di “Oso” Giulia Argiroffi ed Ugo Forello. “La bozza della convenzione ci ha lasciati basiti e molto delusi perché è un testo incompleto, pasticciato e generico che non rispetta la grande fede calcistica e per lo stadio dei cittadini palermitani – hanno commentati i due consiglieri comunali, i quali poi hanno aggiunto -. Senza un progetto che descriva nel dettaglio cosa sarà lo stadio Renzo Barbera, insieme al Pallone e alle aree limitrofe, non è possibile fare alcuna considerazione seria e avere alcuna garanzia. L’amministrazione attiva invece di pretendere ora il progetto, anche di massima, come tra l’altro più volte promesso dalla società, con questa bozza si propone di concedere tempi biblici per il progetto, 3 anni dalla firma, e per la realizzazione dei lavori si “regalano”, addirittura, 15 anni. Tutto ciò è inaccettabile e scandaloso”.
“Per non parlare – hanno concluso – delle condizioni univocamente convenienti per la società: dagli interventi passati realizzati senza alcuna accettazione preventiva né trasparenza e dati per assodati, come fosse una sanatoria, alla gestione strategicamente sottovalutata della pubblicità, dalla libertà su usi e subaffitti, fino agli interventi di manutenzione straordinaria. Ma perché dovrebbero esserci interventi di manutenzione straordinaria se alla base della concessione c’è proprio che lo stadio tutto sarà oggetto di manutenzione straordinaria?“.