L’edizione 2020 del premio David di Donatello, l’equivalente italiano dell’Oscar per il cinema nazionale, in una versione riadattata alle esigenze di distanziamento sociale imposte dalla pandemia da Covid-19, ha premiato, nelle diverse sezioni molti artisti siciliani.
Daniele Ciprì, regista, sceneggiatore e fotografo, è stato premiato per la sezione Fotografia per il film “Il primo re“, per la regia di Matteo Rovere, ma anche indirettamente per “Il primo Natale” di Ficarra e Picone.
Il duo di comici siciliano, al debutto come autori, a loro volta infatti si sono aggiudicati il premio David dello spettatore, per la prima edizione tra le sezioni principali, che premia il maggiore incasso nelle sale.
Più di un riconoscimento anche per il film “Il traditore” di Marco Bellocchio, Miglior Film per il 2020, produzione internazionale girata tra Palermo e il Brasile, con un cast corale di attori e maestranze a vario titolo, siciliani, incentrato sul personaggio di Tommaso Buscetta, interpretato da Pier Francesco Favino, premiato come Attore protagonista.
Il film ha ricevuto il David per la Regia e la Sceneggiatura originale, scritta dallo stesso Bellocchio, tra gli altri, con la consulenza del giornalista Francesco La Licata; premiato invece Luigi Lo Cascio come Attore non protagonista, al suo secondo David (il primo lo vinse con la pellicola “I cento passi” – ndr).
Lo Cascio, che nel film interpreta Salvatore Contorno, ha dedicato il premio allo zio, l’attore Luigi Maria Burruano, scomparso nel 2017, e a tutti i professionisti che stanno dietro le quinte. David anche per il Montaggio a Francesca Calvelli.
I film più premiati nella cinquina finale di questa edizione sono accomunati dall’avere tutti protagonisti maschili con storie che, nelle diverse declinazioni, rinnovano dei cliché propri del racconto fiabesco, di quello storico e, non ultimo, di quello della mafia.
Più volte durante la serata, che ha visto un messaggio di apertura del presidente Mattarella e un intervento del ministro Franceschini, un pensiero di sostegno è stato rivolto a tutte le maestranze, che lavorano affinché un film possa realizzarsi e arrivare sul grande schermo a beneficio di tutti gli spettatori, tra le categorie più colpite, e meno tutelate al momento, dalla crisi generata dal Coronavirus.