Il governo Schifani ha mantenuto la parola: la bozza della legge di stabilità 2025-2027 da 650 milioni di euro è pronta, quella approvata ieri in giunta articolo per articolo, in totale 28.
Entro giorno 7 di novembre, quindi domani, il testo dovrà – o almeno si spera- approdare sul tavolo della presidenza dell’Ars guidata da Gaetano Galvagno per poi trasferirla il giorno successivo per la parti di competenza al vaglio delle commissioni legislative del parlamento regionale.
Un’impresa in cui il governatore siciliano Renato Schifani segna il primissimo traguardo. Tempi record che creano tutte le condizioni favorevoli per i deputati di Sala d’Ercole di esaminare ed approvare entro il 23 dicembre la manovra finanziaria targata Schifani, evitando l’esercizio provvisorio. Il sogno del centrodestra potrebbe dunque rivelarsi realtà molto presto. Un vero e proprio regalo a tutti i siciliani. Certo, salvo i soliti imprevisti e colpi di scena spesso amari lungo il percorso parlamentare. E il rischio c’è, viste le ultime diatribe all’interno della maggioranza.
Ma cosa prevede il disegno di legge? Le misure sono tante e variegate, ma tutte finalizzate a risolvere le emergenze più importanti che in questo momento attanagliano l’Isola. Ma partiamo da quella che più ha causato danni: il fenomeno della siccità con cui la Sicilia convive già da molto tempo.
Infatti, non possono mancare gli interventi nel settore dell’Agricoltura. Per mitigare gli effetti della crisi agricola e dell’emergenza idrica, la Regione ha stanziato un fondo da 20 milioni di euro. Una parte sarà destinata ad alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali. E per il comparto dell’agricoltura non finisce qui. Considerato il grave stato di crisi, è previsto il Fondo per la progettazione di opere ed interventi irrigui. Per consentire la definizione delle progettazioni di opere ed interventi con finalità irrigue e di bonifica è stanziata un somma pari a 1,5 milioni di euro per l’erogazione di contributi a favore dei Consorzi di bonifica della Sicilia.
La bozza, inoltre, prevede interventi di manutenzione straordinaria delle opere idriche dal valore di 10 milioni di euro in relazione allo stato di calamità naturale da siccità severa nell’intero territorio della Regione, da eseguire con urgenza per fronteggiare la carenza idrica, salvaguardare gli allevamenti zootecnici, le produzioni delle aziende agricole e garantire sufficienti volumi d’acqua per l’irrigazione delle colture.
Novità per le misure di natura fiscale e a sostegno delle attività produttive. A questo fine il governo regionale ha pensato di istituire l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti, una forma di ente pubblico non economico con diverse funzioni, come quelle di promuovere, agevolare e attrarre investimenti nazionali e internazionali nel territorio della Regione Siciliana, contribuendo al rilancio del Pil e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. E serviranno strategie ben definite per dialogare con gli investitori, offrendo ad esempio supporto e assistenza tecnica qualificata agli stessi. Sarà altrettanto necessario promuovere una rete di collaborazione e raccordo tra enti pubblici e privati, associazioni di categoria, camere di commercio e altri soggetti interessati alla promozione di opportunità di investimento. Un’analisi di mercato per monitorare e valutare l’impatto sul tessuto economico e sociale dell’Isola degli investimenti di competenza della stessa Agenzia. L’ente, per portare avanti queste attività, avrà bisogno di risorse per il funzionamento della macchina amministrativa. Inizialmente, secondo quanto prevede la bozza, la Regione penserà a dei conferimenti iniziali al momento della costituzione. Poi saranno messe a disposizione delle risorse stanziate annualmente dal bilancio della Regione Siciliana, anche attraverso specifici fondi dedicati all’attrazione degli investimenti. Fonti di risorse potranno essere anche rintracciabili in contributi da parte di enti pubblici e privati, nazionali e internazionali. Importanti anche le entrate derivanti da attività di consulenza, servizi offerti e progetti di cooperazione internazionale.
La Regione eserciterà le funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo sull’Agenzia attraverso la Presidenza della Regione Siciliana. Con decreto del presidente della Regione Siciliana, su proposta dell’assessore regionale per le attività produttive e dell’assessore regionale dell’economia, sono approvati il Regolamento che definisce gli organi dell’Agenzia e il sistema dei controlli e il Regolamento di contabilità: la Giunta regionale, lo statuto, la dotazione organica e le sue variazioni; le linee guida per la redazione del piano industriale triennale.
Un milione di euro per cominciare.
Per quanto riguarda gli Enti locali, il governo in prima battuta ha garantito gli stessi stanziamenti del 2024, aumentando soltanto di qualche milione di euro i trasferimenti per i Liberi Consorzi garantendo la copertura finanziaria per l’espletamento delle elezioni di primo livello.
E di Salute? È noto il problema atavico in Sicilia della carenza di medici del Servizio sanitario regionale. Come fronteggiare questa annosa questione? Ai medici in servizio nei presidi ospedalieri delle Asp che presentano maggiori carenze di organico, in relazione alle singole discipline e con esclusione di quelli ricadenti nelle città capoluogo, può essere attribuito un incentivo straordinario fino a diciottomila euro lordi annui, con un indennizzo forfettario di natura transitoria delle spese sostenute per l’alloggio e il trasporto. Il fine è quello di garantire la funzionalità dei medesimi presidi. Lo stesso incentivo e per la medesima finalità può essere attribuito anche al personale medico di nuova assunzione, allo scopo di far fronte alle gravi deboli piante di organico e di ridurre il ricorso alla esternalizzazione delle funzioni. Per mettere in pratica questo piano il governo di 10 milioni.
Con decreto dell’Assessore regionale per la Salute, da adottarsi entro il 28 febbraio di ciascun anno sulla base dei dati rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente, sono determinati i criteri per l’attribuzione del suddetto incentivo e per la sua graduazione, con il seguente ordine di priorità:
a) unità operative di pronto soccorso nell’ambito dell’emergenza/urgenza;
b) presidi ospedalieri di zona disagiate di cui al punto 9.2.2 dell’allegato al decreto del Ministro della Salute del 2 aprile 2015, n. 70;
c) presidi che presentano maggiori carenze di organico in relazione alle singole discipline. Di conseguenza si provvede alla ripartizione dello stanziamento in favore delle aziende del servizio sanitario regionale.
Questo e tanto altro c’è nella nuova manovre del governo siciliano, comprese le misure per la stabilizzazione a 30 ore settimanali dei 258 lavoratori Asu impiegati presso i siti dei beni culturali dell’Isola all’interno della società partecipata Sas.