“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’approvazione del disegno di legge contro la povertà e l’esclusione sociale da parte dell’ARS, ma siamo consapevoli che per sostenere adeguatamente le tante famiglie in stato di grave disagio economico è necessario costruire i servizi territoriali laddove non ci siano e rafforzare quelli esistenti, con il fine di semplificare le procedure per l’individuazione delle necessità e per l’assegnazione delle risorse, sviluppando una rete di protezione intorno alle persone in difficoltà“. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“In Sicilia la povertà è un fenomeno straripante, acuito gravemente dalla crisi economica scaturita dalla pandemia e lo sblocco dei licenziamenti, previsto in autunno, potrebbe far emergere una situazione ancora più grave e implementare sensibilmente il numero delle persone in stato di povertà assoluta“.
“E’ necessario quindi che i Comuni e i distretti sanitari che hanno un’endemica carenza di personale qualificato, che sono spesso costretti ad utilizzare formule che non danno continuità al servizio e stabilità ai lavoratori, vengano adeguatamente supportati per affrontare un diffuso disagio causato da una profonda regressione economica che colpisce le nostre comunità e per scongiurare che si trasformi in un’emergenza sociale. La povertà è un fenomeno multidimensionale che va affrontata seguendo un’ottica di sistema e un approccio multidisciplinare, mettiamo in campo tutte le risorse necessarie a porre rimedio a una atavica diseguaglianza rispetto al resto del Paese”.