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Dalla fine del dissesto a via Garipoli

De Luca festeggia i due anni da sindaco a Taormina: ecco i punti della relazione in Consiglio comunale 

domenica 13 Luglio 2025

Nuovi assetti, emergenze, traguardi raggiunti (o quasi) e ovviamente polemiche. A Taormina si tirano le somme a due anni dall’elezione del primo cittadino Cateno De Luca.

Nella giornata di domani, nei locali della Casa Municipale, è stata convocata, alle ore 16:00, la seduta di Consiglio comunale per discutere della relazione sullo stato di attuazione del programma giugno 2024-maggio 2025. Dai palazzi istituzionali alle piazze, il documento verrà poi presentato ai taorminesi l’1 agosto in piazza IX aprile.

Il leader di Sud chiama Nord ha festeggiato il biennio di attività lo scorso 31 maggio. Nel 2023 aveva sbaragliato la concorrenza vincendo con oltre il 65% del consenso, aggiungendo così al suo personale “palmares” un’altra città, dopo le esperienze da sindaco a Fiumedinisi, Santa Teresa, Messina e alla guida Città Metropolitana.

Si chiude il cerchio, a poche settimane dalla pausa estiva, e arriva il tempo dei bilanci. Spulciando la relazione che verrà presentata domani è possibile cogliere i punti salienti che hanno caratterizzato questo secondo anno di amministrazione.

Dalla fine del dissesto finanziario alle municipalizzate

La notizia che certamente ha fatto sorridere più di tutte Taormina è stata la fine del dissesto finanziario. Una procedura che si è chiusa lo scorso 14 ottobre 2024, dopo il default dichiarato nel 2021. Seppur la città dello Ionio abbia messo ormai alle spalle le difficoltà economiche, ancora per qualche mese dovrà pagarne le conseguenze, a causa delle sanzioni accessorie del dissesto che cesseranno da gennaio 2026. La città si è così distaccata da una delle piaghe principali che attanaglia gli Enti siciliani, con numeri decisamente sconfortanti e l’Isola maglia nera in termini di Comuni in dissesto.

Elemento fondamentale per la fuoriuscita dal dissesto viene individuato nel “Salva Taormina”. La manovra ha consentito di reperire oltre 30 milioni di euro: 12 milioni per coprire la massa passiva e sanare debiti storici e oltre 20 milioni per potenziare i servizi municipali. Uno slancio che ha permesso al Comune di avviare una nuova fase di programmazione e investimenti, prefissando nuove tappe. Tra queste la possibilità di rafforzare la solidità economica, partendo dal bilancio di previsione 2025–2027 al rendiconto finanziario 2024, fino alla questione dei tributi. All’interno della relazione vengono così snocciolati alcuni punti importanti, come il recupero di oltre 5 milioni dalle imposte, nche grazie alle verifiche sulle superfici tassabili, in particolare nelle strutture alberghiere, l’apertura dello sportello di front-office a Trappitello, l’affidamento in concessione del servizio di riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie, con l’obiettivo di potenziare il recupero crediti e migliorare il rapporto con i cittadini, e l’aggiornamento dei regolamenti comunali in materia di Imu, Tari, entrate tributarie e canone unico patrimoniale. Quello della Tari, però, è certamente uno dei tasti più dolenti, con rincari eccessivi non graditi dall’opposizione e da alcuni imprenditori.

Un passo significativo è stato compiuto con l’istituzione del nuovo modello di gestione dei servizi municipali e l’introduzione di nuove entità partecipate: “Taormina Social City”, per la gestione integrata dei servizi sociali; “Patrimonio Taormina”, per la valorizzazione e gestione del patrimonio pubblico; Fondazione Taormina, per la promozione culturale e territoriale; “Equità Urbana S.p.A.”, società in fase di costituzione, per l’accertamento e la riscossione dei tributi. Anche in questo caso non sono mancate le perplessità, con i consiglieri di opposizione che hanno richiesto maggiori chiarimenti e confronti su un’analisi dei costi e dei benefici, previsioni e valutazioni di rischio. Insomma, certamente il tema delle municipalizzate continuerà a tenere banco ancora per molto tempo.

Il Patrimonio immobiliare

Altro punto cardine della relazione è il recupero della centralità pubblica nella gestione del patrimonio comunale. Tanti sono gli esempi all’interno del documento e il Palacongressi e il Teatro Antico sono le punte di diamante di questa operazione. Grande attenzione è dedicata al bando promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione di Piani di Sviluppo Urbani in aree dismesse o in disuso, per rilanciare economicamente spazi pubblici abbandonati o sottoutilizzati. Un piano da oltre 6,7 milioni che prevede interventi di rigenerazione e infrastrutturazione su beni comunali inutilizzati.

Tra gli interventi previsti: la riqualificazione della villa comunale Duca di Cesarò; la trasformazione dell’ex Giara in una tech academy del cinema e delle arti; il recupero dei locali dell’ufficio tributi in Corso Umberto per farne un hub aziendale e un museo interattivo con laboratori di ricerca universitaria; la riqualificazione dell’ex Circolo dei Forestieri sotto Piazza IX Aprile, con interventi anche di adeguamento sismico.

Poi ancora la rinascita del complesso “Le Rocce” di Taormina e l’avvio di una strategia di pianificazione territoriale “Trappitello – Dubai” per valorizzare l’area di Trappitello, ritenuta ideale per l’implementazione di servizi pubblici e infrastrutture come un palazzetto dello sport e un centro congressi.

Turismo: sguardo internazionale e all’alta gamma

Tutte operazioni che celano un unico obiettivo: rilanciare la città nel panorama internazionale. Da sempre la vocazione di Taormina è quella di un turismo di alta gamma. I numeri da anni lo confermano e il vasto bacino di visitatori composti non solo da europei, ma anche asiatici e statunitensi, soprattutto, ne è la conferma. Milioni di turisti l’anno richiamati dalle numerose attrattività naturali, paesaggistiche, storiche e culturali. Nella relazione viene così esaltato l’approccio agli stakeholder del turismo di lusso e in tal senso si lega anche la richiesta di adesione, approvata, ai territori Alta Gamma, insieme a città come Capri, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio e Porto Cervo.

Per una città come Taormina, la cui fonte essenziale è rappresentata dal turismo, la sfida della destagionalizzazione è una delle più impegnative. Diversi sono i fronti su cui poter contare. Un esempio è rappresentato da Palazzo Corvaja, luogo strategico per l’ospitalità congressuale, con eventi nazionali come i meeting dell’Ospitalità del Lusso e i congressi Anpit e Aim. In tal senso sono stati destinati 850mila euro per la promozione turistica, concentrate risorse in mesi di bassa stagione novembre-marzo.

Nel 2024, inoltre, è stato introdotto un nuovo portale per la registrazione delle presenze turistiche, finalizzato a migliorare i servizi alle strutture ricettive e rafforzare il controllo sull’imposta di soggiorno, della quale è stato modificato il regolamento. Uno strumento che ha contribuito all’incremento delle entrate.

Bandiera blu e Pudm

Sempre in chiave turistica fa certamente sorridere l’importante esposizione grazie al riconoscimento, nel 2025 di Bandiera Blu. Taormina rientra ancora una volta tra le 14 località premiate quest’anno. La spiaggia di di Mazzeo ha confermato il raggiungimento dei 35 parametri di alta qualità dei servizi urbani. E su questa scia è stata avviata un’azione di risanamento ambientale.

Parlando di spiagge una parte della relazione viene dedicata anche all’adozione del Piano di Utilizzo delle Aree del Demanio Marittimo (PUDM), approvato all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso marzo. L’amministrazione è intervenuta con la pulizia delle spiagge, in particolare a Mazzarò e ha evidenziato come solo il 10% della costa era effettivamente destinata alla pubblica fruizione, contro il 50% previsto per legge. Un traguardo certamente importante, considerando le difficoltà incontrate dai Comuni balneari siciliani, con solo una cinquantina in regola su 123, ma sul quale non sono mancate le polemiche, con osservazioni e contestazioni giunte da parte degli imprenditori del settore balneare. Un capitolo anche questo in divenite, visti i ricorsi al Tar di Catania, per chiedere l’annullamento della delibera del Consiglio. A destare maggiore preoccupazione è la distanza minima prevista di 25 metri tra un stabilimento balneare e l’altro. Le nuove regole però entreranno in vigore dal 2027. Il tempo per discutere le osservazioni e per un confronto è abbastanza lungo.

L’Azienda servizi municipalizzata

Un ruolo chiave viene affidata all’Azienda Servizi Municipalizzata (Asm). Si parte dal trasporto pubblico locale, con il potenziamento e l’estensione delle linee urbane, che raggiungono i Comuni limitrofi di Castelmola, Giardini Naxos, Letojanni e Gaggi, fino ad arrivare alla gestione dell’acquedotto, i cui interventi, sia infrastrutturali sia legati alla digitalizzazione, hanno permesso, dopo oltre vent’anni, di evitare l’interruzione dell’erogazione dell’acqua nei mesi di luglio-agosto. Protagonista di interventi di ammodernamento anche il servizio di illuminazione pubblica. Un capitolo centrale è stato rappresentato dalla gestione dei rifiuti. A partire da luglio 2024, Asm ha assunto in house providing il servizio ecologia in regime di ordinanza ex art 191 del D.lgs n. 152/2006, avviando un deciso percorso di riorganizzazione dello stesso, consistente nel potenziamento dello spazzamento manuale e meccanizzato, in interventi mirati nei periodi di maggiore afflusso, nell’incremento della raccolta differenziata giornaliera per le utenze domestiche e commerciali, con contestuale miglioramento delle relative percentuali fino al raggiungimento del 78,37 %, nel maggio 2025. Per quanto riguarda le aree da destinare a parcheggi l’amministrazione ha incaricato l’Asm di individuare nuove aree di sosta, con l’obiettivo di realizzare fino a 5.000 nuovi posti auto e risolvere la cronica carenza di parcheggi, aggravata nei mesi turistici.

Dall’emergenza di via Garipoli alla Cardiochirurgia pediatrica: gli altri punti

Altri punti stilati nella relazione riguardano: la stabilizzazione del personale e contrasto al precariato, le interlocuzioni e i progetti con Rfi, la riqualificazione dei cimiteri, la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, la manutenzione e spurgo delle caditoie, il progetto di consolidamento del costone roccioso di Capo Taormina, politiche sociali e sportive.

Non mancano neanche due delle emergenze principali di Taormina: la Cardiochirurgia pediatrica e via Garipoli. La prima non si è ancora estinta e nonostante le varie iniziative messe in campo la discussione è più aperta e calda che mai. E non a caso, mercoledì sarà protagonista della seduta in programma in VI Commissione Salute all’Ars. Archiviato invece il caso di via Garipoli, arteria strategica di accesso alla città dal versante nord, per il quale era stato dichiarato lo stato di emergenza dalla Regione e riaperta in occasione della festa patronale di San Pancrazio.

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