Messi ufficialmente da parte i propositi di dimissioni, Cateno De Luca resta sindaco, incassa il via libera del Consiglio comunale al piano “Salva Messina” e dopo l’affermazione nella maratona politica di Palazzo Zanca, rilancia subito la sfida amministrativa. Lo fa a modo suo e senza fare giri di parole: “Ora si va avanti senza se e senza ma. Ne parleremo già domenica 21 ottobre alle 18 in un comizio in piazza municipio”.
“Ci sono volute oltre 12 ore di confronto con il Consiglio comunale – spiega De Luca – ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Non è il successo di De Luca, ma dei messinesi perché il dissesto è una iattura e bisognava porre le condizioni per evitarlo a tutti i costi. Noi lo stiamo facendo e il primo passo fondamentale è stato fatto con questa delibera. Con il progetto “Salva Messina” tireremo fuori Messina dal baratro economico finanziario ma creeremo anche tutte le condizioni per rilanciare Messina sotto il profilo sociale ed infrastrutturale. Bisognerà lavorare con grande impegno e determinazione, ancor più delle tante energie che abbiamo già messo in campo al servizio della collettività in questi primi mesi di governo, per rimediare ai disastri che abbiamo ereditato. Voglio ringraziare, intanto, tutti i consiglieri comunali che hanno contribuito al raggiungimento di questo straordinario risultato. Rinnovo il nostro invito a tutte le parti sociali a sotterrare l’ascia di guerra per il bene della città. Io ci credo”.
De Luca lascerà adesso il posto all’Assemblea regionale a Danilo Lo Giudice, attuale sindaco di Santa Teresa e da sempre suo fedele alleato ma soprattutto primo dei non eletti alle elezioni regionali nella lista Udc-Sicilia Vera. Il piano Salva Messina che dovrà essere attuato nei prossimi anni per tentare di salvare Messina dal baratro del dissesto finanziario e rientrare da un impressionante debito attualmente superiore ai 400 milioni di euro, prevede dei tagli per 10 milioni di euro, la rimodulazione delle società partecipate con la possibilità di privatizzare la raccolta rifiuti e la fine delle esternalizzazioni di alcuni servizi comunali. “Riapianeremo i debiti e contrasteremo l’evasione e l’elusione tributaria ed economica che ha afflitto le casse del Comune, io non alzerò bandiera bianca”, ha detto De Luca.
“L’apparato burocratico – spiega De Luca – verrà riorganizzato e dovrà operare senza se e senza ma nell’interesse della Ci saranno i mister no, noi non vogliamo licenziare nessuno ma sia chiaro che nessuno ci potrà ricattare e secondo le forme di legge ci muoveremo a tutela dell’ente. Ad esempio se acquisteremo i parcometri non abbiamo bisogno di 70-80 addetti alla Ztl all’Atm, si rifiuteranno di fare altro e allora ridetermineremo la pianta organica e saranno loro ad aver deciso che si saranno fatti fuori da soli. Bisogna dare servizi efficienti al cittadino. Non si possono più pagare in un momento di crisi 500 mila euro per i buoni pasto ai dipendenti delle partecipate. Questa somma non ce la possiamo più permettere. Gli uffici comunali saranno rimodulati e rimarranno aperti fino alle ore 20, chi lavora potrà venire serenamente risolvere i suoi problemi sino alla sera, non è giusto che la chiusura avvenga alle 17 e che la gente sia costretta a farsi dare il permesso dei datori di lavoro con un costo su costo. Chiederemo la collaborazione di tutti ed anche dei sindacati“.