Il sindaco di Messina Cateno De Luca dopo aver annunciato ieri la decisione di ritirare l’ordinanza che prevedeva ulteriori restrizioni a Messina rispetto alla zona rossa voluta dal presidente della Regione Musumeci, si è ritirato per 48 ore nel suo paese di origine a Fiumedinisi per “riflettere“.
Ambienti vicini al primo cittadino spiegano che De Luca starebbe valutando anche le sue eventuali dimissioni da sindaco perché amareggiato dalle reazioni dei cittadini.
Il sindaco ieri ha revocato la sua ordinanza, che prevedeva anche l’uso dei droni per il controllo del territorio, dopo pesanti minacce nei suoi confronti e della sua famiglia delle quali si sta occupando anche la Digos.
De Luca martedì sera, alla fine di una diretta Facebook, ha detto con amarezza che si sarebbe occupato per quanto riguarda la prevenzione della pandemia solo degli aspetti che gli competono e aveva chiesto alle partecipate che si occupano di raccolta rifiuti e servizi sociali di non predisporre ulteriori servizi di competenza dell’Asp. Infine ha sostenuto che da mesi l’Asp non fornisce numeri chiari che permettano di avere un quadro reale sull’andamento dei contagi in città.
“Il Coc (Centro Operativo Comunale) chiude, si farà il minimo indispensabile imposto dalle normative – ha detto De Luca -. Il resto che senso ha? Per quale motivo? Ci eravamo organizzati con numeri gialli e verdi ma il nostro lavoro viene vanificato. Ci pensino i centralini della Regione, della Protezione Civile e dell’Asp. La partita si chiude qui e io da questo momento sono libero. La storia finisce qui. Mi dedicherò alla mia famiglia e ai miei affetti. Per qualcuno il virus è stato sconfitto”.
“So io cosa ho nel cuore, si chiudono qui le dirette social, il mio è un saluto definitivo – ha concluso il sindaco -. Cateno De Luca, anzi “l’inadeguato De Luca” come qualcuno mi ha definito, farà il sindaco normale, non il sindaco “sceriffo”. Non urlo e so fare delle riflessioni. Il virus ha cancellato la memoria a qualcuno ma le date dimostrano come sono andati i fatti. Se io muoio non muoio in silenzio. Non starò zitto di fronte a certi avvertimenti e denuncerò ciò che rende la Sicilia e Messina in queste condizioni. Visto che il virus è stato estirpato da Palazzo Zanca, vi saluto e buona vita a tutti”.