Bombus Latreille è un genere di insetti imenotteri della famiglia Apidae, comunemente noti come bombi.
Un nuovo studio pubblicato su Nature questa settimana ha gettato una luce preoccupante sulla situazione delle specie di bombi europei. Secondo le proiezioni basate sul peggior caso possibile, oltre il 75% delle specie potrebbe essere a rischio nei prossimi 40-60 anni. Questi dati sono stati ottenuti attraverso l’analisi delle popolazioni di bombi e mettono in evidenza la crescente minaccia rappresentata dalla degradazione degli habitat e dalle alterazioni climatiche causate dall’attività umana.
Il rapporto indica che la conservazione delle popolazioni di bombi è fondamentale, non solo per la sopravvivenza di queste specie, ma anche per l’ecosistema nel suo insieme. Circa il 90% delle piante selvatiche e la maggior parte delle piante coltivate beneficiano della loro impollinazione, rendendo i bombi, appartenenti al genere Bombus, una componente cruciale dell’ecosistema nelle regioni fredde e temperate dell’emisfero settentrionale.
Gli autori dello studio, tra cui Guillaume Ghisbain, hanno analizzato dati osservativi che coprono periodi passati e recenti, fino alle proiezioni per il 2080. Uno dei risultati più preoccupanti è che tra il 38% e il 76% delle specie di bombi europei attualmente considerate non minacciate potrebbe vedere ridursi il loro territorio ecologicamente adatto di almeno il 30% entro il 2061-2080.
Questo rappresenta un serio rischio per la sopravvivenza di molte di queste specie, in particolare quelle provenienti da ambienti artici e alpini, che potrebbero essere sull’orlo dell’estinzione in Europa, con una prevista perdita di almeno il 90% del loro territorio nello stesso periodo. Tuttavia, c’è una speranza, secondo i ricercatori: alcune parti della Scandinavia potrebbero diventare rifugi per le specie di bombi spostate o minacciate, anche se non è certo se queste regioni possano essere influenzate dai cambiamenti causati dall’attività umana.
Gli autori dello studio sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per comprendere gli effetti delle variazioni climatiche e dei cambiamenti nell’habitat su scala più fine. Tuttavia, i risultati attuali evidenziano l’urgenza di adottare misure di conservazione e politiche che mitigano l’impatto dell’umanità su ecosistemi così importanti. In conclusione, la protezione delle specie di bombi europei è diventata una priorità critica.
Questo studio sottolinea l’importanza di affrontare le cause principali della loro declinazione, tra cui la distruzione degli habitat naturali e l’aumento delle temperature dovuto all’attività umana. Solo attraverso azioni concrete e sostenute possiamo sperare di garantire un futuro sicuro per queste importanti specie di impollinatori e, di conseguenza, per l’intero ecosistema che dipende da loro.