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Demanio marittimo, Regione scopre evasione record: “Ammanchi per centinaia di milioni di euro”

martedì 26 Giugno 2018
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“Il demanio marittimo deve essere occasione di sviluppo per la Sicilia, inammissibile questa situazione di stallo che si è creata”. Così, Giusi Savarino, presidente della IV Commissione Territorio Ambiente e Mobilità dell’ARS, durante l’audizione congiunta con la III Commissione attività produttive, avente ad oggetto le concessioni demaniali marittime e l’applicazione della Direttiva Bolkestein.

“Serve un quadro normativo chiaro e procedure snelle per l’adozione dei PUDM. Innanzitutto va eliminato l’equivoco sull’applicabilità al settore della Bolkestein – prosegue la presidente Savarino – in verità gli stabilimenti balneari non svolgono un servizio pubblico, ma bensì un servizio privato su un bene pubblico e pertanto dovrebbero essere esonerati dall’applicazione della direttiva. Ma è indubbio che alcuni principi comunitari dovranno essere recepiti nella normativa, quali trasparenza, pubblicità, pluralismo e libera concorrenza”.

Giusi Savarino
Giusi Savarino

Al termine della commissione congiunta, i Presidenti Savarino e Ragusa si dichiarano soddisfatti per il lavoro svolto e assumono degli impegni. “Abbiamo deciso di portare in aula una mozione che impegni il Governo Nazionale a varare una celere riforma della normativa sul demanio, tenendo conto delle nostre indicazioni e delle sollecitazioni venute dal settore, oltre 3.000 aziende siciliane“. E ancora: “Contemporaneamente lavoreremo per modificare la nostra normativa regionale e snellire le procedure.”

Orazio Ragusa dichiara: “Saremo a fianco delle imprese che vogliono investire, aprendo a tutti e facendo delle nostre spiagge volano di sviluppo e lavoro”. La Savarino aggiunge: “È nostro obiettivo quello di garantire la trasparenza ed il pluralismo nell’affidamento delle concessioni, evitando il crearsi o il perpetuarsi di qualsiasi forma di monopolio. Meglio dare più concessioni da massimo 3.000 mq a più soggetti che intere spiagge ad un solo che poi le sub concede ad altri. La libera concorrenza migliora i servizi. Il nostro lavoro continuerà nelle prossime settimane occupandoci specificamente anche dei porti”.

Nel corso dell’audizione è anche emerso l’ipotesi di ammanchi nell’ultimo quinquennio che ammonterebbero a centinaia di milioni di euro frutto di canoni non riscossi. “Abbiamo chiesto un report sui canoni inevasi. Incalzeremo gli uffici  competenti  affinché si attivino ad incassare e recuperare celermente queste somme che costituirebbero un grave danno per una regione in crisi economica come la nostra”.

LE REAZIONI.

Avviare immediatamente un confronto col governo nazionale sul tema delle concessioni demaniali. È questa la posizione espressa oggi da Sicindustria in occasione dell’audizione sulla direttiva Bolkestein. “Le concessioni demaniali – ha detto Ivo Blandina, delegato di Sicindustria per le Infrastrutture – interessano trasversalmente l’industria turistica: dagli stabilimenti balneari ai porti turistici, dalla nautica da diporto ai campeggi, dagli impianti di risalita a fune ai resort e alle strutture ricettive sul mare. Il clima di incertezza che dall’approvazione della direttiva Bolkestein ha riguardato il rinnovo delle concessioni, ha portato le imprese a programmare con difficoltà le proprie attività aziendali, riducendo significativamente gli investimenti. È quindi oramai improrogabile una presa di posizione chiara da parte delle istituzioni”. È per questo che, ha aggiunto Blandina, “consideriamo preziosa l’iniziativa assunta dai presidenti Savarino e Ragusa perché permette finalmente di accendere i riflettori sugli interessi delle categorie imprenditoriali coinvolte e di dettare regole e semplificazioni indispensabili per colmare il vuoto normativo determinato dal superamento del vecchio quadro legislativo”.

“Accogliamo con grande favore  – dice Alessandro Cilano, presidente di Fiba Confesercenti Sicilia – il segnale di attenzione che il Governo regionale e la deputazione dell’Ars hanno dimostrato nel  condurre dalla Sicilia una battaglia che riguarda tutto il Paese e che rappresenta una sfida importante sul fronte della ripresa economica e della tutela ambientale”.

“Parliamo – aggiunge Salvatore Basile,  coordinatore regionale Assoturismo Sicilia di un settore di grande rilevanza strategica per la crescita economica e produttiva del nostro territorio che conta oltre 3000 titolari di concessione demaniale marittima e più di 7500 addetti che quotidianamente con la propria professionalità concorrono al miglioramento delle condizioni di fruibilità dei nostri litorali”.

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