“È stata accolta la nostra proposta di istituire un tavolo tecnico-giuridico per affrontare in modo strutturato la questione delle emissioni nell’area industriale di Priolo. Arpa Sicilia sarà incaricata di effettuare un monitoraggio costante e puntuale dei valori emissivi, assicurando trasparenza e rigore scientifico. La Regione segue con la massima attenzione questa vicenda, con il duplice obiettivo di salvaguardare la continuità del polo industriale e garantire il rispetto delle normative ambientali”.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al termine della riunione sul futuro dell’area industriale di Priolo, nel Siracusano, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Al vertice erano presenti anche l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti e rappresentanti delle forze produttive e sindacali.
“Il nostro impegno – prosegue il governatore – è volto a coniugare sviluppo industriale, salvaguardia dell’occupazione e tutela dell’ambiente, consapevoli dell’importanza strategica del distretto chimico di Priolo sia per l’economia siciliana sia per quella nazionale. Il tavolo tecnico rappresenta un passo concreto in questa direzione e confidiamo che le nuove evidenze possano contribuire a una soluzione positiva e sostenibile”.
All’evento era presente anche il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata.
“Il nostro impegno, del Governo, è quello di continuare a lavorare in sinergia con le aziende e le parti sociali per coniugare sviluppo economico, salvaguardia dell’occupazione e tutela ambientale. Questo tavolo non è solo un’occasione di confronto, ma un passo concreto verso soluzioni strutturali per garantire un futuro sostenibile al polo industriale siracusano e alla nostra comunità e per individuare una strategia. La decisione del Tribunale del Riesame di Roma di confermare il blocco delle operazioni del depuratore IAS S.p.A – ribadisce Cannata
– rappresenta un rischio reale per la continuità produttiva di aziende strategiche come Isab, Versalis, Sonatrach e Sasol, e per migliaia di posti di lavoro, oltre che per gli investimenti già avviati verso la decarbonizzazione e la sostenibilità ambientale.”
“Oggi, partecipando all’importante incontro sul futuro dell’area industriale di Priolo, ho apprezzato le parole del presidente Schifani, dalle quali emerge l’impegno concreto da parte della Regione Siciliana a coniugare la salvaguardia del polo industriale con il rispetto delle normative ambientali. L’istituzione del tavolo tecnico-giuridico rappresenta un passo fondamentale per affrontare in modo strutturato la delicata questione delle emissioni”. Lo dice la senatrice di Forza Italia,
Daniela Ternullo collegata da remoto a causa dei contemporanei lavori parlamentari a Palazzo Madama, all’incontro sul futuro del depuratore di Priolo.
Oggi si è quindi discusso del depuratore consortile e si è deciso che all’autorità giudiziaria si forniranno nuovi elementi, attraverso una task force tecnica, tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Siciliana, che raccoglierà e analizzerà gli aggiornamenti sulle emissioni del depuratore che, dalle recenti rilevazioni condotte dai gestori dei singoli stabilimenti industriali e da Arpa Sicilia, indicherebbero un trend positivo sui valori dei reflui industriali. La task force fornirà tutti gli elementi utili per arrivare a un nuovo pronunciamento del Gip di Siracusa, consentire la prosecuzione delle attività del depuratore di Priolo Gargallo e il completamento degli interventi necessari per l’adeguamento degli impianti di trattamento delle acque entro i primi mesi del 2026, quando i grandi utenti si staccheranno dal consortile e gestiranno i reflui in autonomia. Cannata ha sottolineato l’importanza di un’azione condivisa per tutelare l’industria chimica, che costituisce una colonna portante dell’economia siracusana e nazionale.