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L'impegno

Nuovo ospedale Siracusa, iter in Commissione UE: Regione stanzierà 148 mln

giovedì 23 Novembre 2023

Si stringono i tempi per la definizione dell’iter mirato alla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. La vicenda è stata discussa in Commissione Regionale “Esame delle attività dell’Unione Europea”. Nell’occasione il parlamentare regionale del Pd, Tiziano Spada, ha richiesto una risoluzione per impegnare il Governo nazionale a liquidare ulteriori 148 milioni di euro per il completamento dell’opera. Sull’argomento si prospetta una condivisione di intenti tra le forze politiche di Palazzo d’Orleans, ritenendo l’opera strategica e funzionale per elevare la qualità dell’offerta sanitaria e gli standards assistenziali nel territorio siracusano, non solo per la città aretusea ma per l’intera provincia.

In audizione sul nuovo ospedale erano presenti il direttore generale dell’Assessorato Regionale della Salute e i delegati dell’Ufficio Programmazione e della Presidenza della Regione. Nell’occasione si è stabilito e quindi confermato di andare ad impiegare il finanziamento degli ulteriori 148 milioni di euro che serviranno al completamento dell’opera saranno quelle del Piano di Sviluppo e Coesione. Ora però occorre formalizzare questa procedura specifica di destinazione delle risorse economiche. Il governo regionale è comunque intenzionato a dare corso a questo impegno, che potrebbe concretizzarsi nella prima fase del 2024.

La prospettiva è quella della realizzazione del polo ospedaliero di Siracusa, un obiettivo ormai irrimandabile per l’utenza di questa zona, che sin qui si trova spesso a dover affrontare “viaggi della speranza” in altre aree della Sicilia per curarsi.

Il Nucleo investimenti del Ministero si è espresso favorevolmente a questo intervento il cui valore economico è di 200 milioni di euro: in tal senso si era attivato l’ex governo Musumeci, con relativa accelerazione impressa all’opera nel 2021, e ora l’esecutivo Schifani sta portando avanti i passaggi per definire l’iter. Per il progetto dell’ospedale, con uno stralcio funzionale potrebbero essere già impegnate, a questo punto, le somme necessarie per l’avvio dei lavori, ovvero i 200 milioni, mentre si dovranno ultimare le procedure per le somme extra, per un importo specifico di almeno 148 milioni.

Il nuovo ospedale è anche rientrato nell’ambito del dl Sud comprensivo di misure per il rilancio dell’economia nelle aree del mezzogiorno del Paese. Sarà realizzato in un’area lungo la strada Statale 124 tra Siracusa e Floridia e composto da tre piani, 425 posti letto, camere, singole, luce naturale ovunque, percorsi separati degenti-visitatori, immerso in un parco urbano di 16mila metri quadrati, specchi d’acqua per 18 mila metri quadrati, aree di parcheggio adibite anche per il fotovoltaico, previsti pure posteggi sotterranei per un totale complessivo di 1.400 posti auto. E ancora: 34 ambulatori, due sale tac, 4 di radiografia, 4 di ecografia, una mammografia e risonanze magnetiche. Il solo piano terra è di circa 1.600 mq.

Il progetto esecutivo dovrebbe essere pronto entro la fine di quest’anno. Resta ancora da definire, tra l’altro, la questione del ricorso al Tar di Catania presentato contro la revoca dell’incarico di progettazione.

Nel frattempo il Ministero della Difesa ha dato, tra l’altro, parere favorevole alle opere sulla scorta della relazione, che impone per legge l’obbligo di eseguire le ricerche finalizzate al rinvenimento di ordigni bellici inesplosi oltre che la valutazione dell’eventuale rischio di esplosione che possa derivare dall’innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso eventualmente rinvenuto durante le attività di scavo. Dallo studio storico preliminare e dalle analisi geofisiche non è emersa alcuna presenza di anomalie ferromagnetiche riferibili a ordigni bellici.

Si dovrà, ovviamente, anche procedere all’esproprio dei terreni privati.  L’introspezione archeologica stratigrafica, infine, è stata affidata invece ad un’impresa di Padova, che si è impegnata a realizzare una serie di trincee archeologiche nei terreni per una dimensione pari a due metri di larghezza e dieci metri di lunghezza ciascuna.

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